Gli appassionati di tennis in ansia per Novak Djokovic dopo l’operazione al ginocchio: che cosa succede adesso
Ha lottato come un leone fino all’ultimo, facendo di tutto per restare in gioco al Roland Garros e non cedere lo scettro di numero uno del mondo a Jannik Sinner. Ma Novak Djokovic, alla fine, ha dovuto alzare bandiera bianca. L’impresa compiuta contro Cerundolo, negli ottavi del torneo parigino, con un ginocchio malandato per una brutta torsione nel secondo set, non è servita, ma resterà comunque negli annali.
Il fuoriclasse serbo, 37 anni, ha dato ancora una volta prova di forza mentale e tenacia con pochi eguali, andando oltre i suoi limiti e rimontando una partita che sembrava persa dopo essere stato battuto dall’argentino nel secondo e nel terzo set. Il verdetto sulle condizioni del suo ginocchio però non gli ha lasciato scampo. Con la lesione al menisco, ha dovuto rinunciare ai quarti contro Casper Ruud e finire sotto i ferri.
Gli appassionati italiani festeggiano così Sinner sulla vetta del ranking, anche se sarebbe stato sicuramente più bello per tutti gli sportivi farlo con Novak in campo. Adesso, c’è apprensione per le effettive condizioni del giocatore serbo. Che tornerà in campo tra qualche settimana, ma rischiando, a questo punto, gli appuntamenti principali della stagione.
Lo stop forzato però potrebbe non impedirgli di partecipare alle Olimpiadi. Da questo punto di vista, sembrano esserci speranze consistenti, di rivederlo di nuovo sullo Chatrier, per la rassegna a cinque cerchi.
Infatti, secondo quanto riportato dalla testata serba ‘Sportklub’, dall’intervento in artroscopia sarebbe emerso che la lesione al menisco non era di una variante particolarmente grave. Il recupero dovrebbe dunque procedere in maniera più spedita del previsto.
Si parla di una riabilitazione di circa tre settimane, da valutare di giorno in giorno a seconda delle risposte del corpo dell’atleta. A queste condizioni, la presenza al torneo olimpico, a fine luglio, non dovrebbe essere in discussione. In teoria, potrebbe esserci spazio, se il tutto dovesse essere confermato, anche per tentare di esserci a Wimbledon, che partirà tra poco meno di un mese. Ma appare difficile ipotizzare che Djokovic si metta in lizza per i Championship sbarcando a Londra praticamente senza alcuna preparazione. Sarebbe un’impresa eccessiva e troppo complicata persino per lui motivo per cui anche l’erba britannica sembra da mettere in archivio.
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