Colpo di scena incredibile durante la partita di Sinner, si è consumato un vero tradimento: cosa è successo
Il tradimento è stato consumato. Sembra incredibile, ma nel mondo del tennis ha fatto molto rumore in questi giorni quanto accaduto al Roland Garros durante uno dei match del nostro Jannik Sinner. E stavolta non c’entra nulla la sua fresca storia d’amore con la tennista russa Anna Kalinskaya. A fare le spese della beffa più grande che potesse esserci è stato infatti uno dei suoi rivali, quel Corentin Moutet in grado di strappargli un set sul Philippe Chatrier agli ottavi di finale.
Chi conosce il tennista francese, attuale numero 79 al mondo, sa bene che non si tratta di un giocatore qualunque. Rispetto alla media è tra i pochi a proporre un tennis imprevedibile, ricco di variazioni, smorzate, lob, colpi al limite a volte inimmaginabili. Un giocatore di estro e fantasia capace d’infiammare le platee di tutto il mondo. A maggior ragione in Francia, a Parigi, nello Slam di casa.
Proprio per questo motivo, alla vigilia della sfida in tanti avrebbero previsto un’atmosfera infuocata in campo e sulle tribune durante la partita ha messo a confronto il nostro numero uno con quello che per tanti tifosi era diventato il vero idolo di casa di questa edizione. Ma le cose sono andate in maniera leggermente diversa rispetto alle previsioni, portando addirittura lo staff di Moutet a lanciare accuse piuttosto gravi nei confronti del pubblico dello Chatrier.
Se c’è qualcuno che si aspettava un tifo sfegatato e per certi versi da stadio, quello era il coach di Moutet, Petar Popovic. Per come aveva immaginato la partita, la grande chance di vittoria sarebbe potuta arrivare per il suo tennista se i tifosi fossero entrati prepotentemente nel match.
Come accaduto già nei turni precedenti, in particolare contro Jarry, il pubblico avrebbe dovuto dare un sostegno anche oltre le righe al tennista francese, facendosi sentire prepotentemente e togliendo certezze a un tennista che, obiettivamente, in questo momento è largamente superiore rispetto a Moutet e alla maggior parte degli altri giocatori nel circuito.
Ma il piano di Popovic si è rivelato fallimentare. Il pubblico del centrale parigino ha sì fatto il tifo per il giocatore di casa, ma non si è schierato in maniera plateale. Anzi ha cercato di sostenere il tennista mantenendo comunque un atteggiamento di rispetto nei confronti di Jannik.
Un tradimento che ha lasciato completamente senza parole il coach del tennista francese: “Il pubblico mi ha deluso, non ha spinto molto. Nelle prime tre partite di Moutet ci sono state immagini folli sulle tribune. Stavolta, nonostante Corentin abbia fatto tutto il possibile per accendere i tifosi, sono rimasti tutti al proprio posto, come a teatro. Sarebbe stato meglio giocare sul Lenglen“.
Parole piuttosto dure, e anche non propriamente sportive, quelle di Popovic. Il coach si è infatti lasciato andare a uno sfogo piuttosto atipico in un mondo, come quello del tennis, in cui il fair play vige sovrano quasi sempre. E d’altronde lo stesso Moutet, in conferenza stampa, non è sembrato allineato al suo pensiero: “Giocare su un campo leggendario come il Philippe Chatrier è incredibile, è stata un’esperienza diversa, anche perché Sinner è numero due al mondo e quindi il pubblico è stato più equilibrato negli incoraggiamenti”.
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