Il Venezia torna in A dopo due anni e lo fa vincendo una finale playoff tiratissima contro la Cremonese. Una gara attenta, condotta senza rischiare granché, ma con un secondo tempo in trincea non proprio frutto dell’identità di Vanoli. Il tecnico, del cui futuro si parla da tanto tempo, ha realizzato un vero e proprio capolavoro. Stringere i denti nel secondo tempo ha premiato la truppa lagunare, che aveva a disposizione due risultati su tre.
Il nervosismo finale poi ha giocato a vantaggio della compagine di Vanoli. Decisiva la ripartenza di Busio, una pedina fondamentale dello scacchiere, e il timbro del danese Gytkjaer, il miglior marcatore nella storia dei playoff, ma non solo. Due anni fa il danese segnò una doppietta storica nella finale tra Pisa e Monza (il tecnico dei brianzoli era proprio Stroppa).
Un percorso partito da lontano, lontanissimo: Vanoli prese il collettivo in piena zona playout, l’anno scorso, conducendo il gruppo ai playoff (il Venezia fu eliminato dal Cagliari, ndr), quest’anno la A diretta è sfumata all’ultima giornata, ora i playoff hanno consacrato una squadra forte, che ha impostato le partite su un’organizzazione ben definita. Calcio intenso e verticale, Tessman uomo chiave in mezzo al campo, Pohjanpalo re dei bomber e molto dinamismo in entrambe le fasi. La ventesima regina è il Venezia!