Tre anni, 162 gare sulla panchina della Fiorentina e quasi il 50% di vittorie ottenute da Vincenzo Italiano sulla panchina Viola. Si chiude così l’esperienza del tecnico di Karlsruhe con la formazione gigliata. Un’esperienza molto positiva, al di là delle delusioni di questi ultimi due anni. Italiano ha permesso alla Fiorentina di tornare nella parte sinistra della classifica. Ha reso la squadra di Firenze nuovamente competitiva dopo i primi anni di difficoltà della proprietà Commisso.
Italiano e il cambio di passo della Fiorentina
Dopo le stagioni difficili, come quella 18/19 con la salvezza ottenuta all’ultima giornata, e l’annata 2020/21 chiusa al 13° posto, la Viola aveva optato per un cambio radicale. Via Beppe Iachini e dentro Gennaro Gattuso. I segreti litigi tra la dirigenza viola e Jorge Mendes, agente di Rino Gattuso, però mandarono in fumo l’accordo con l’ex Campione del Mondo. E così la Viola a inizio luglio pagarono la clausola rescissoria appena sottoscritta da Italiano con lo Spezia.
Da lì in poi sono cominciate tre grandi stagioni della Fiorentina, grazie alla sapiente guida di Italiano. Nella prima annata, la Viola ha conquistato il 7° posto e la qualificazione alla Conference League, dopo essere stata a lungo anche in lotta per un posto in Champions League. I viola poi sono stati eliminati solo da un autogol di Venuti in semifinale di Coppa Italia contro la Juventus. La seconda stagione, quella scorsa, la Fiorentina è riuscita ad arrivare ancora nelle coppe, complice l’esclusione della Juventus, grazie all’ottavo posto, in più Italiano e i suoi hanno raggiunto le finali di Coppa Italia, persa con l’Inter e quella di Conference League, persa col West Ham. Risultati che Italiano hanno confermato quasi in toto anche in questa stagione, sicuramente più difficile delle due precedenti.