Gian Piero Gasperini ha parlato così in conferenza stampa dopo la sconfitta contro la Fiorentina: “Giocare a Varsavia Real-Atalanta è tanta roba. E la squadra più gloriosa al mondo, avremo un’attenzione mondiale, è chiaro che il quoziente di difficoltà è altissimo, però è talmente straordinario che un po’ già oggi ci pensavamo. È forse il modo migliore per chiudere la stagione e pensare alla prossima. Siamo andati avanti passo dopo passo, sapere che la prossima stagione inizierà con questo appuntamento…sappiamo che quando ripartiremo lo faremo con questa gara straordinaria“. Si aspettava quei festeggiamenti: “Mi sono commosso perché spesso si parla del Covid e di chi non ha potuto vivere queste emozioni. Dal bus guardavo sotto, sui balconi, c’era gente strafelice, questo vale più della coppa, non avevamo mai vissuto una partecipazione così, tutte felici, tantissimi giovani e tanti bambini. Questo è un grande successo. Hanno fatto il tifo per noi anche in altre città, questo è stato un altro aspetto straordinario“.
Scalvini: “Aspettiamo, è andato a fare subito la risonanza, ci vorranno un paio d’ore. Speriamo che non sia la cosa peggiore, chiaramente il legamento crociato. La dinamica dell’infortunio non è delle migliori, superata la delusione possiamo dire che lo rimetteremo in piedi, i calciatori spesso passano attraverso queste situazioni. La vita è fatta anche di questi stop, ne esci più maturo“. Come si colma il divario dalla testa della classifica: “Un modo è fare un miliardo di debiti facendo contratti incredibili, oppure non vendendo i giocatori migliori e comprando. La terza è guardando quello che sei con ambizione, con la lucidità di capire come va il mondo. Altrimenti sono solo parole che riempiono la bocca“.
L’entusiasmo per la vittoria: “Per noi è un motivo di orgoglio enorme. Quando vinci di solito, soprattutto in Italia, diventi un po’ antipatico. Ma se vinci all’estero una coppa che in Italia manca da venticinque anni…Chiaro che diventa un motivo di orgoglio. L’abbiamo fatto attraverso tanti anni e cambiando squadre con le nostre possibilità, migliorandoci anche vendendo i pezzi migliori e rielaborando la squadra. Non è un caso che facciamo più punti, quasi sempre, nel girone di ritorno. Anche noi speriamo di poter continuare e di dare continuità, ma sappiamo bene che se arrivano proposte indecenti sarà difficile rinunciarci. Però dobbiamo essere felici della nostra realtà. Se dobbiamo trasmettere qualcosa è che bisogna essere felici della propria realtà, con le proprie forze, i propri pregi e difetti. Cercando di migliorarci. A noi l’estero è servito molto: a Liverpool ci hanno applaudito tutti. In Italia non succede, oggi è stato penoso con i tifosi della Fiorentina. La battaglia sportiva è giusto che ci sia, ma non può esserci sempre la cultura dell’insulto. All’estero non è tutto bello, ma mi piacerebbe se riuscissimo a copiare quello che accade all’estero: tifosi che bevono birre assieme e poi applaudono la squadra avversaria. Non sono il primo a dire queste cose e non ho la speranza di intaccare qualcosa, ma se ce lo ponessimo come obiettivo sarebbe una gran cosa“.
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