Se il destino voleva risarcirlo per la finale più stregata della storia della Champions League, adesso forse i conti sono definitivamente in pari. Perché dopo quella notte del 2005 contro il Liverpool, Carlo Ancelotti non ha mai più conosciuto il sapore della sconfitta. Un’altra volta col Milan, perchè dopo Istanbul c’è sempre Atene. E poi tre volte su tre con il Real Madrid. Mai nessuno come lui. 5 Champions League. A cui aggiungere le due da giocatore. Anche lì, figlie di un risarcimento per quella delusione dell’Olimpico, 1984. E pensare che ai tempi della Juve si diceva che fosse un perdente.
Viene in mente, guardando la sua vita, la famosa citazione di Micheal Jordan: “Ho fallito molte volte, ed è per questo che ho vinto tutto”. La nuova sfida di Ancelotti ha il numero 16. Con il giocatore probabilmente più forte al mondo in arrivo a dare una mano. Si riparte il 14 agosto da Varsavia. Supercoppa Europea. Anche lì per fare 5. Sarebbe record, ovviamente. Davanti però, Gasp e la Dea. E stavolta Carletto capirà, se per una volta l’Italia, stranamente, non tiferà per lui.
Francesco Letizia