Stefano Tacconi ha raccontato qualche anno fa in maniera drammatica una delle tragedie più brutte del calcio di cui ancora oggi si parla tanto a distanza di anni
Una delle tragedie più grandi di sempre del mondo dello sport è sicuramente quella dell‘Heysel, in occasione della finale di Champions League del 1985 che riguarda da vicino la Juventus. I bianconeri vinsero quella competizione, si tratta della loro prima coppa campioni. La partita, infatti, fu disputata lo stesso, nonostante quanto successo.
Nei giorni scorsi è caduto l’anniversario del fattaccio che avvenne il 29 maggio 1985. Allo stadio di Bruxelles poco prima della finale tra Juve e Liverpool andarono in scena alcuni scontri tra tifoserie in cui persero la vita 39 persone, di fede bianconera. Tra di loro 32 erano italiani. Altre 600 persone restarono ferite.
Come noto, furono gli hooligans inglesi ad invadere un settore a loro adiacente in cui c’erano vari tifosi juventini del tutto pacifici, non appartenenti a gruppi organizzati. Nello scappare gli impauriti supporters si ammassarono sotto ad un muro che cedette per il troppo peso, procurando la tragedia.
Tacconi, il racconto drammatico della tragedia dell’Heysel: “Una tragedia”
A distanza di anni se ne parla ancora con la tristezza nel cuore per non dimenticare la tragica serata. Specialmente i tifosi della Juve non mancano di ricordare le vittime con quel +39 che ogni tanto si vede sugli spalti dello “Stadium” e non solo.
Quei tragici momenti sono stati raccontati anche da Stefano Tacconi. Le sue dichiarazioni sono di qualche anno fa, prima dell’aneurisma celebrale che l’ha colto nella primavera del 2022 e ha messo a serio rischio la sua vita. Questa la sua testimonianza nel video di ‘Rai Storia’: “Purtroppo quella sera ho disputato la miglior partita della vita, forse perché arrabbiato, volevo vincere per il pubblico. Se vai in campo e la giochi vuoi farlo al meglio, per quei tifosi che erano morti inutilmente“. Sui successivi festeggiamenti: “Eravamo ancora sotto l’effetto della vittoria. Noi festeggiavamo, ma i tifosi parlavano di altro. La mattina dopo ci fu chi chiese perché avevamo festeggiato. Il calcio è anche questo, ci sono situazioni dove in 90′ ti dimentichi tutto e giochi”.
Il video delle sue dichiarazioni, postate da un utente su “X”, è visibile qui. Come sta oggi Tacconi? Sempre meglio, dopo essere uscito dall’ospedale lo scorso autunno, ha iniziato le terapie e ad oggi le sue condizioni sono buone. L’ex portiere ha rilasciato anche diverse interviste, parlando sia di quanto gli è successo che della Juve attuale, ritornando di fatto in maniera graduale a condurre una vita quanto più normale possibile.