Domani sera alla Agia Sophia Arena di Atene andrà in scena la finale di Conference League, la seconda consecutiva per la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Un’occasione unica che la Viola si è costruita con un altro grande cammino europeo. Di fronte avrà una delle squadre di casa l’Olympiacos, che giocherà nella sua città, ma non nel suo stadio. Un vantaggio soprattutto logistico, anche perché lo stadio comunque si dividerà in due grazie ai posti riservati ai tifosi viola. Certo, inevitabilmente la predominanza soprattutto tra i “neutrali” sarà biancorossa ma il pubblico comunque non gioca.
Dopo il beffardo ko dello scorso anno, la Fiorentina ed in particolare Vincenzo Italiano vivono questa finale come una rivincita e non può essere altrimenti. Il gol allo scadere di Bowen grida vendetta sia per il modo in cui la Fiorentina lo ha subito sia per l’occasione mancata. Il West Ham, forse, nei singoli era una squadra superiore alla Viola, ma questo non si era poi visto più di tanto sul campo. Ecco perché domani contro un Olympiacos comunque non irresistibile, Italiano e i suoi ragazzi possono sfruttare l’occasione.
Un trofeo era il sogno di Joe Barone, un trofeo sarebbe il sogno di tutta Firenze che attende questo momento dal 2000/01. Quell’anno ad alzare un trofeo furono le mani di Manuel Rui Costa, questa volta potrebbero essere quelle di Cristiano Biraghi. Ma poco importa, quello che interessa è che la bacheca accolga finalmente una coppa. Peraltro in questo caso di assoluto valore che non vince una competizione UEFA dal 1961 quando alzò al cielo la Coppa delle Coppe.
L’ostacolo per la formazione viola non è “solamente” l’Olympiacos, ma anche il suo tecnico. José Luis Mendilibar nell’ultimo anno si è specializzato nel prendere l’incarico tecnico di una squadra e portarla in finale. Lo scorso anno è riuscito a portarsi a casa, sulla panchina del Siviglia, l’Europa League. Quest’anno ci ritenta sulla panchina dell’Olympiacos, che lo ha chiamato nei primi mesi del 2024 per invertire la rotta. Se il campionato greco era già andato, la Conference no. E Mendilibar è andato fino in fondo distruggendo anche quella che era la grande favorita della vigilia l’Aston Villa di Unai Emery.
Bisogna anche sottolineare che Mendilibar ha già nella sua collezione lo scalpo di due italiane, avendo superato in semifinale e finale Juventus e Roma, giusto un anno fa. Quindi, in casa Fiorentina bisognerà fare attenzione alla cabala: non c’è due senza tre.
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