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Editoriale Calcio

Pagellone di fine anno: Inter da 9, Juve da 6,5. 4 al Napoli e 0 alla Salernitana

Come ogni anno arrivano le pagelle. Ieri sera si è concluso il campionato ed ora è tempo di voti. Non si giudica solo il campionato ma tutta la stagione, tra serie A ed Europa. Ovviamente i voti sono anche in base agli obiettivi e alle ambizioni del club. Buon divertimento.

Atalanta Voto 9

Un capolavoro della famiglia Percassi. Atalanta in Champions e vittoriosa di una storica Coppa Uefa. La perfezione per la Dea che mantiene i bilanci in utile, valorizza giovani plusvalenze e vince anche. Gasperini non era finito a Bergamo come credevo e aveva ancora qualcosa da dire. Pardon. La società sta crescendo sempre di più sotto la guida di un fenomeno come Luca Percassi. Antonio ha cresciuto un figlio pane e pallone nel dna. Bene anche il settore giovanile e ottima annata per l’Atalanta Under 23, costruita in due settimane e arrivata nei play off.

Bologna Voto 8,5

Stagione perfetta, culminata con la qualificazione in Champions League. Gli uomini fanno sempre la differenza. Saputo è stato sempre un grande Presidente ma sceglieva gli uomini sbagliati. La svolta con l’arrivo di Giovanni Sartori. Thiago Motta ha valorizzato tutta la squadra e l’impresa è storica. Finalmente è esploso il progetto Bologna.

Cagliari Voto 7

Salvezza preziosa e grande lavoro, come sempre, di Claudio Ranieri. La stagione è stata ricca di sofferenze ma quando c’era da vincere le partite che contavano il Cagliari c’è sempre stato. Salvarsi al primo anno dopo il ritorno in A non era semplice. La squadra ha dimostrato di essere composta da uomini veri che quando il Mister si è da solo messo in discussione non l’ha lasciato andare. Lì la svolta, soprattutto nella testa dei ragazzi.

Empoli Voto 6,5

Porta a casa una salvezza miracolosa e preziosissima. Un grazie alla Roma ci vuole sempre per come ha rallentato nel finale. Salvezza meritata nonostante tanti errori commessi durante tutto l’anno.

Fiorentina Voto 6,5

In campionato si poteva fare qualcosa di più ma l’annata non è stata semplice e la tragedia di Joe Barone ha lasciato il segno. La viola si è tolta delle belle soddisfazioni ma è ancora una volta fuori dal giro delle grandi. Ovviamente il voto non tiene in considerazione la finale di Conference. Se si torna a casa con la Coppa, sarà un’annata da 7.5 e anche 8. Vincere non è mai semplice.

Frosinone Voto 5

Continua l’ascensore del Frosinone. Mai una salvezza in serie A. Questa volta l’ha buttata in maniera folle. Gioca meglio dell’Udinese, va sotto e non recupera. Confidava, sbagliando, nella Roma e se ne torna in serie B. Ennesimo flop per Di Francesco che continua a strappare contratti ma colleziona esoneri o retrocessioni. Quella di questa volta è tragica per come maturata.

Genoa Voto 7

Il grande lavoro di Giardino ha pagato con gli interessi ma anche la società ha preso giocatori giusti per il proprio allenatore. Non tutti in società amano Gila ma il Mister è stato talmente bravo che ha obbligato i dirigenti al rinnovo nonostante avessero avviato casting con altri allenatori. Gilardino ha superato ampiamente la prova di maturità e il club ha fatto una grande stagione. Il finale di campionato è da applausi perché il Genoa non ha regalato nulla a nessuno dimostrandosi l’unico club onesto.

Hellas Verona Voto 7

Salvezza miracolosa. A metà stagione era andato tutto in frantumi. La società sembrava morta e Sogliano è stato costretto a vendere anche i magazzinieri. Ha ricostruito la squadra in corsa e l’ha trascinata alla salvezza. Sogliano è uno dei migliori direttori sportivi italiani e se non è tra i top club di A è solo per colpa del suo carattere che, però, negli ultimi anni è migliorato molto. Baroni, con il suo vice Del Rosso, ha fatto un secondo miracolo dopo Lecce. I fatti e il campo gli hanno dato ragione sul lavoro svolto anche al Bentegodi.

Inter Voto 9

Stagione perfetta in Italia. Una macchina da guerra. Tanti cambi estivi potevano far credere ad una involuzione della rosa. Invece Marotta, Ausilio e Inzaghi hanno migliorato risparmiando. Grande intelligenza della società con una proprietà assente in Cina. Inzaghi ha valorizzato tutto l’ambiente Inter e la seconda stella ha il suo volto. Ora si attende il rinnovo di Lautaro. Poteva essere una stagione da 10, il massimo dei voti non arriva per l’eliminazione precoce e ingenua in Champions League. Unica macchia dell’anno.

Juventus Voo 6,5

Alla fine non è andata cosi male. La squadra torna in Champions e senza fare gli straordinari vince una Coppa. Il finale di Allegri è stato scritto dal peggior sceneggiatore. Si doveva chiudere in altro modo. La Juve aveva una rosa limitata, Allegri ha fatto il massimo. Adesso via alla rivoluzione e al vero ciclo Giuntoli. La Juventus deve sempre puntare allo scudetto. Lo impone la storia ma anche la sua tifoseria che occupa tutte le regioni italiane. Poteva andare meglio ma per essere stato l’anno zero va bene cosi.

Lazio Voto 6

Un buon cammino in Champions, pessimo in campionato. La sufficienza arriva solo grazie agli ottavi di finale in Europa. Il campionato è stato mediocre. Calciatori svogliati e con le gomme sgonfie. Troppe prime donne senza tacchi. Sarri si era stancato di avere a che fare con una banda di ragazzi viziati e giustamente se ne è andato. Tudor ha chiuso la stagione senza infamia e senza lode. Questa Lazio doveva fare di più.

Lecce Voto 7,5

Un altro capolavoro di Pantaleo Corvino che con tanti ragazzi sconosciuti conquista la salvezza senza rischiare nel finale. Lecce sta consolidando la propria posizione in serie A e mentre Corvino blinda il reparto tecnico, Sticchi Damiani investe su strutture e stadio. Il feeling con la gente salentina è eccezionale. Lecce è una grande piazza e lo sta dimostrando con i fatti. Il pubblico del Via del Mare ha pochi termini di paragone in Italia. La salvezza arriva grazie ad un grande girone di andata di D’Aversa e a un gran finale di Gotti. In mezzo il Lecce si era perso ma la società è stata brava a ritrovare la retta via.

Milan Voto 6,5

Il secondo posto in Italia è comunque un buon traguardo, se consideriamo che l’Inter ha stravinto la serie A. Troppe battute a vuoto e squadra mai in corsa per lo scudetto. Il ciclo Pioli era finito già da un anno. Il percorso nelle coppe è stato pessimo. Da 4 in pagella. La Champions, la Coppa Italia e l’Europa League sono le vere macchie della stagione che si è appena conclusa. Il futuro non lascia tranquilli. Arriverà Fonseca, una scommessa che non entusiasma nessuno. Importante è non rimpiangere Pioli prima di Natale. Non aver chiamato De Zerbi o Conte rischia di essere il grande rimpianto dei prossimi anni.

Monza Voto 7

Chi crede che il Monza debba sempre salvarsi in carrozza solo perché alla guida c’è Adriano Galliani si sbaglia di grosso. Il Monza ha ridotto il budget e forse abbasserà ancora di più. L’anno dopo la morte di Silvio Berlusconi non era facile l’approccio. I ragazzi sono stati bravissimi e Palladino ha fatto un grande lavoro. Galliani, vecchia volpe del calcio italiano, è consapevole che il prossimo anno si dovrà lottare per la salvezza e si suderà anche tanto. Chi crede all’Europa, dopo la scomparsa del Cavaliere, significa che non conosce il mondo Monza.

Napoli Voto 4

Stagione indecente. Peggio di cosi, nell’anno dello scudetto, De Laurentiis davvero non poteva fare. Con questa stagione ha dato credito a chi diceva che ha vinto un titolo senza sapere neanche lui come. Gestione folle degli allenatori e senza senso l’organizzazione societaria. Fuori dall’Europa e decimo posto. Questo Napoli non ha futuro. Serve una svolta, un miracolo o un uomo come Conte per ripartire. Se non chiude Conte, questo Napoli non ha futuro. La stagione che si è conclusa ieri è un’offesa al tricolore che hai portato con onore sul petto in giro per l’Europa.

Roma Voto 5

Stagione senza senso con Mourinho che ha rovinato tutto. De Rossi arriva, vince almeno un derby ma poi può fare ben poco. Annata anonima senza senso in Italia e in Europa League. Poche soddisfazioni per essere la Roma: una vittoria con la Lazio e due grandi prestazioni europee con il Milan. Serve coraggio ma servono anche idee per l’anno prossimo.

Salernitana Voto 0

Lo avevamo scritto anche due anni fa. Ci ripetiamo. Complimenti alla Salernitana che entra nella storia della serie A a 3 punti. Ha battuto anche il Pescara. Nessuno aveva fatto cosi pochi punti in tutta la stagione. Società disastrosa, gestione imbarazzante degli allenatori e squadra non adatta alla categoria strapagata nei singoli. Il ritorno di Sabatini un bluff. Non può più fare calcio. Pazzo chi lo prende e pazzo lui ad accettare. Iervolino sta al calcio come io in vacanza sulla Costiera Amalfitana.

Sassuolo Voto 3

Dopo 11 anni puoi beccare la buccia di banana e scivolare. Ci mancherebbe. Sei il Sassuolo, non la Juventus. Con il rischio serie B ci devi convivere. Carnevali è un grande dirigente e lo ha dimostrato sia in ambito tecnico che politico. Sicuramente farà di tutto per riconquistare la serie A in tempi brevi. Ha sbagliato ad allungare il brodo con l’acqua di Dionisi. Bisognava cambiare. Troppa riconoscenza verso tanti giocatori finiti. Molto sfortunato a perdere Berardi in occasione del finale di stagione. Annata pessima, salvata solo dalla Primavera. Carnevali è un diavolo e sicuramente avrà molte chance di tornare subito su.

Torino Voto 6,5

Finalmente una stagione positiva per il Torino che non resta a guardare ma almeno lascia il segno. Sicuramente i tifosi sognano di essere la nuova Atalanta o il nuovo Bologna ma per il momento va bene cosi. Si vedono segnali di vero Toro anche se serviranno rinforzi mirati e maggiori investimenti per alzare l’asticella.

Udinese Voto 5

Mai in 30 anni ha rischiato in questa maniera la serie B. Campionato pessimo, squadra costruita malissimo e gestione degli allenatori da psicodramma. La salvezza arriva in maniera assurda. Faceva bene a non confidare sulla Roma. Ha vinto con i propri mezzi e ha strappato la trentesima partecipazione in serie A. Dal prossimo anno va cambiato tutto. Non si può soffrire cosi. La salvezza la merita soprattutto Gianpaolo Pozzo che ad 83 anni non meritava di andare in B, dopo aver fatto grandi cose nel calcio ad Udine.

Michele Criscitiello

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