Primo piano

Bologna, Italiano sullo sfondo. La valorizzazione collettiva deve continuare

Quinto posto in classifica: un cammino strepitoso per il Bologna, che in questa stagione ha raggiunto con merito una qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Merito di una dirigenza che ha svolto un lavoro attento e preciso; merito di un gruppo che si è sempre messo a disposizione provando a superare i propri limiti. E merito di un allenatore, Thiago Motta, che ha avuto coraggio e ha proposto una filosofia che si è rivelata vincente. Proprio Motta, però, ha annunciato il suo addio ai felsinei, che ora dovranno trovare un degno sostituto per continuare un ciclo che è solo agli albori.

Il nome forte è quello che porta a Vincenzo Italiano. L’allenatore della Fiorentina è stimato da Giovanni Sartori, ma ogni discorso dovrà essere posticipato a giovedì, minimo. Perché la Viola ha una finale di Conference League da giocare e provare a vincere, Italiano vuole la ciliegina sulla torta prima di decidere. E’ chiaro che a Bologna le aspettative rimangono molto alte, il gruppo sembra coeso e, quasi sicuramente, l’ossatura rimarrà tale anche la prossima stagione. Italiano sarebbe sicuramente un valido sostituto di Motta perché a Firenze ha fatto il massimo nonostante, spesso e volentieri, le qualità tecnico-tattiche dei suoi hanno espresso limiti.

Parola chiave: valorizzazione. Dovrà partire da qui il nuovo allenatore rossoblù, perché il Bologna ha iniziato un percorso ma i margini di miglioramento sono ancora elevati. Servirà un allenatore in grado di entrare subito nella testa dei calciatori rossoblù, perché il legame che si era creato con Motta dovrà subito essere riproposto, in termini ovviamente differenti, con un altro allenatore. Tutti sulla stessa linea d’onda per continuare un percorso che ha ampi margini evolutivi. A prescindere da chi siederà in panchina.

Federico Calabrese

Federico Calabrese, classe 2000, è un giornalista pubblicista. In libreria è uscito con “Volare libero”, l’autobiografia di Gianluca Pagliuca e con “Istinto puro”, l’autobiografia di Sébastien Frey.

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