L’ex Cagliari e Atalanta Nelson Abeijon, oggi vice allenatore al Nacional in Uruguay, è intervenuto in esclusiva a SPORTITALIA. Dalla salvezza della squadra di Ranieri al sogno di tornare in Sardegna, fino all’impresa dell’Atalanta in Europa League e le aspettative sulla Copa America che sta per iniziare (esclusiva su Sportitalia): ecco le sue parole.
Tornerà a Cagliari come allenatore, un giorno?
“E’ un sogno che ho quello di tornare a Cagliari come allenatore. Mi piacerebbe tanto, perché è la mia seconda casa, la sento così. Spero che un giorno si possa compiere”.
E’ felice della salvezza raggiunta da Ranieri?
“Sì, molto. D’altronde ogni volta che ricevo una notizia buona sul Cagliari, sono più felice, che sia una promozione, un risultato importante o altro. Perché sono tifoso dei rossoblu e sono contento per Ranieri, che ha chiuso con questa salvezza”.
Nandez è stato uno dei giocatori più presenti.
“Sono contento anche per lui, perché sono anche un suo tifoso ed ha dimostrato di essere in tutti questi anni un giocatore molto importante ed un punto di riferimento per il club”.
Un’altra sua ex squadra, l’Atalanta, ha fatto una impresa straordinaria.
“Sì, ho giocato lì e stretto buone amicizie, trovandomi bene. Sono felice per i bergamaschi, per come la loro squadra sta giocando e per questo incredibile traguardo raggiunto”.
L’Uruguay è favorito nel suo girone, contro Uruguay, Panama e Bolivia?
“Per quello che sta dimostrando oggi, l’Uruguay è una squadra molto importante. Le ultime partite di qualificazioni hanno visto la Celeste battere il Brasile, l’Argentina in trasferta, dimostrando un grande gioco. Sicuramente sono i favoriti del girone, forse anche per vincere la Copa America”.
Luis Suarez, se sarà nella lista di convocati, potrebbe essere la “sorpresa” della Copa America, considerando che ora tutti guardano Messi e Vinicius prima dell’inizio delle contese? Sorpresa per modo di dire…
“Sarei molto felice se Luis venisse convocato per la Copa America, perché è un giocatore che ha dato tanto a questa Nazionale, lo ha dimostrato lo scorso anno al Gremio di essere in uno stato di forma incredibile. Ora è negli Stati Uniti dove c’è un altro livello di competitività, però è un top player e rappresenta molto per tutti gli uruguaiani e per il gruppo”.