In casa Milan ormai la margherita è stata sfogliata, l’ultimo petalo rimasto è quello di Paulo Fonseca. L’ex tecnico della Roma sembra essere il candidato numero “unico” oramai alla panchina del Diavolo rossonero. Tutto sembra pendere per la scelta del portoghese ex tri-Campione d’Ucraina, che con i giallorossi prima dell’addio in favore di José Mourinho raggiunse anche una semifinale di Europa League. Alla fine, portoghese sembrava dover essere e portoghese sarà, ma non il portoghese preferito dai tifosi, Sergio Conceicao, bensì Fonseca.
Di fronte all’offerta del Marsiglia, Paulo Fonseca ha titubato, l’accordo era quasi fatto, quando poi è avanzato il Milan. L’opzione ormai preferita dal Milan è quella dell’allenatore ex Roma, Porto e Shakhtar Donetsk. E Fonseca ha recepito il messaggio del Milan: i rossoneri hanno scelto il tecnico per il suo modo di giocare, per la maniera in cui ha sviluppato i suoi giocatori nell’ottimo biennio al Lille. Ed è evidente che i rossoneri, perlomeno i dirigenti rossoneri, ritengano il profilo del tecnico nato a Nampula in Mozambico il profilo perfetto per evolvere.
Con buona pace dei tifosi che dopo aver contestato in maniera feroce la scelta precedentemente ricaduta su Lopetegui, ora difficilmente potranno indirizzare altrove il mirino del Milan. Sempre che abbiano mai davvero contato qualcosa nella scelta di non puntare più sul tecnico ex Real Madrid.
Nella scelta di Fonseca hanno certamente influito alcune caratteristiche come appunto il modo propositivo di giocare e l’attenzione nell’evoluzione dei giovani. Tuttavia, una componente importante rispetto ad altre candidature come quelle di Van Bommel, lo stesso Lopetegui ed altri è senz’altro la conoscenza del campionato italiano, ma anche il buon palmares. Le coppe nella sua bacheca personale sono sicuramente di secondo piano, ma comunque interessanti: 3 Campionato Ucraini, 3 Coppe d’Ucraina, 1 Supercoppa d’Ucraina, 1 Coppa del Portogallo e 1 Supercoppa del Portogallo.
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