All’indomani della pesantissima vittoria del Venezia in casa del Palermo (0-1 con gol di Pierini) nell’andata della semifinale dei playoff di Serie B ed a poche ore dal calcio d’inizio dell’altra sfida fra Catanzaro e Cremonese, l’ex responsabile dell’area tecnica dei veneti, Paolo Poggi, è intervenuto in esclusiva a SPORTITALIA per dirci la sua sul rush finale in cadetteria.
Quanto è pesante quel gol fatto da Pierini, considerando la classifica?
“Pesantissimo. Non solo da un punto di vista numerico, ma emotivo. Poi tutto può succedere in una partita, soprattutto ai playoff. Ci vuole molta attenzione e concentrazione, ma è evidente che il Venezia abbia accumulato un vantaggio notevole”.
Che sfida si aspetta stasera, invece?
“Indecifrabile. Sono due squadre che hanno usato armi diverse. Il Catanzaro più un gioco collettivo, la Cremonese invece maggiormente sulle individualità. Fermo restando che gioca bene anche la Cremonese e sono curioso di vedere se la squadra di Stroppa farà valere l’esperienza in un contesto come quello dei playoff”.
Sia per stasera, che per i match di ritorno e la finale: si gioca molto sui nervi in questa fase?
“Sì, però prevarrà sempre la qualità. Ed un po’ di esperienza, che poi è collegata all’aspetto nervoso. Motivo per cui secondo me il Venezia è la favorita per i playoff”.
Per arrivare a dire questo sul Venezia, quali sono stati fino a qui i meriti di Vanoli?
“Sono enormi, indescrivibili. Ha trasformato la mente dei giocatori, ma soprattutto il Venezia gioca con grande umiltà, nonostante sia una grande squadra con tanta qualità. L’umiltà secondo me è il primo punto di forza di questa squadra”.
Senza voler dare un dispiacere ai tifosi lagunari, ma si fa il nome di Vanoli per panchine di medio-alta classifica in A. Che ne pensa?
“Leggo anche io che c’è l’interesse di tante squadre, ma normale. A Venezia è successo con Inzaghi, Dionisi, poi Zanetti ed ora è il suo turno”.
Pohjanpalo sarà difficile da trattenere in estate?
“E’ un attaccante da Serie A, dico solo questo. Sta bene lì per il suo senso del gol incredibile e per quanto fatto nelle ultime due stagioni. Si merita qualcosa di importante, ma magari il Venezia sale in A e lui decide di rimanere qui dove si trova tanto bene, chissà”.
Delle cavalcate di Parma e Como che ne pensa?
“Il Parma poteva essere prevedibile, anche se non c’è niente di scontato. Ha dimostrato una netta superiorità rispetto a tutti avendo grande continuità, ha meriti enormi. Il Como è stato un po’ la sorpresa, fermo restando che è un’ottima squadra. E’ evidente che, nel momento in cui la società ha esonerato Longo, nonostante sia stata soggetta a critiche alla fine abbia avuto ragione a fare questa mossa. Grande lungimiranza da parte del club, poi con l’acquisto di Strefezza a gennaio hanno alzato il livello”.
Lei aspetta un progetto? Le manca il campo?
“Sì, certo. Noi che abbiamo sempre vissuto nel calcio abbiamo il problema che, quando l’adrenalina comincia a mancare, ci sentiamo vuoti. E’ normale che sia così”.