Da oltre 30 anni il nome Schumacher è accostato alla Formula 1, ma adesso i tempi sono molto più complicati per la storica famiglia tedesca: arriva la conferma definitiva
Mai facile essere fratelli d’arte, ma nemmeno figli nel mondo dello sport. Basta provare a chiedere nella famiglia Maradona, perché solo Diego è stato unico. Ma anche nella famiglia di Roberto Baggio, perché molti non ricordano chi fosse Eddy che non ha mai fatto il salto di qualità. Vale anche per la famiglia Schumacher, perché il paragone con la leggenda è sempre complicato.
Forse uno tra Lewis Hamilton, dal prossimo anno quando passerà in Ferrari, e Max Verstappen che è già arrivato a tre titoli potrà battere il suo record di Mondiali. Ma quello che Michael Schumacher ha lasciato in eredità prima di ritirarsi rimarrà per sempre scolpito nella storia dello sport, non solo della Formula 1.
Per molto tempo il suo percorso è stato affiancato a quello di Ralf, il fratello minore, che ha comunque avuto una carriera importante come pilota. In tutto 6 vittorie e 27 podi in 329 gare disputate. Un bilancio che per molti altri sarebbe stato notevole, eppure il paragone che Michael stride anche se per lui non è mai stato un problema.
Da oltre dieci anni però, dopo l’incidente sulle nevi di Méribel che ha cambiato per sempre il destino della famiglia, tocca a lui rappresentare gli Schumacher. Come fa la cognata Corinna, anche Ralf difficilmente parla del fratello e delle sue condizioni. Però è rimasto nel suo mondo e oggi fa l’opinionista per ‘Sky Deutschland’ che trasmette le gare in Germania
Niente da fare per Schumacher, arriva la conferma che tutti i tifosi temevano
Tali padri, tali figli anche nel mondo dei motori. Max Verstappen è riuscito ad arrivare a vette che suo padre Jos non ha mai raggiunto e va bene così a tutti. In casa Schumacher invece non è stato così per nessuno degli eredi.
Mick in effetti alla Formula 1 è arrivato, facendo tutti i passi necessari per sfondare. Ma dopo due anni di Haas ha deciso di tagliare i ponti con tutto, a partire dalla Ferrari Driver Academy. E ora aspetta una chiamata, perché fare il terzo pilota alla Mercedes non gli basta anche se si è riciclato con il WEC e correrà la 24 Ore di Le Mans.
Chi invece sembra aver rinunciato per sempre al sogno di correre in Formula 1 è suo cugino. Perché David Schumacher, figlio di Ralf e dell’ex moglie Cora Brinkmann, ha provato a ripercorrere le orme del padre e dello zio, ma ora a nemmeno 23 anni sta per dire addio.
Seguendo l’esempio del cugino, 5 anni fa era sbarcato nel mondo della Formula 1 vincendo anche una gara al Red Bull Ring in Austria nell’estate 2021. Poco per sperare in una chiamata importante e in effetti fino ad oggi non è mai arrivata.
Già tre anni fa, intervistato da ‘Speedweek’, aveva denunciato quanto fosse pesante portare quel cognome, perché i paragoni erano continui. Adesso che ha corso nel DTM tedesco e attualmente è impegnato nel GT Masters, ha detto basta.
Intervistato dalla Bild, ha ammesso con molta onestà di non vedere un suo futuro nel mondo dei motori che conta: “Credo che il sogno vivrà sempre nella mia mente. Ma se consideriamo tutto con realismo, il capitolo Formula 1 è ormai chiuso. Anche se dovessi tornare in Formula 2 e vincere il campionato, la possibilità di arrivare in Formula 1 è minuscola”. Non è solo un problema di guida ma anche di soldi, quindi meglio rinunciare adesso.