E adesso scenda pure l’oblio su Allegri alla Juve. Poteva andarsene con dignità avendo qualificato la squadra in Champions e portato la vittoria della coppa Italia, ha scelto un altro modo, il peggiore, per essere cacciato. Non c’è nulla di “juventino” in ciò che ha fatto Allegri. Molto più juventino Alessandro Del Piero che venne liquidato su due piedi da Andrea Agnelli senza mai fare accenni sgradevoli contro la società. Quello di Del Piero è stato un comportamento da juventino vero perché ha scelto la resilienza contro l’oltraggio. No, caro Andrea Agnelli, non è la “superbia” la dote di uno juventino vero. Né, tanto meno, l’arroganza di urlare in maniera scomposta contro la società che ti paga nove milioni netti a stagione. Chissà che cosa avrebbe detto l’avvocato Agnelli ammiratore della grazia di Pinturicchio nel vedere tanta bruttezza in giacche e cravatte che volano fra grida stridule a insozzare uno stile basato sull’ironia. No, allontaniamo certe immagini immonde dalla memoria ed evitiamo stolti richiami al dna di una storia juventina che ha ben altri campioni da mostrare. Allegri resterà nell’albo d’oro per i suoi cinque scudetti, le cinque coppe Italia, le due supercoppe italiane. Bene, bravo e adesso si volti pagina senza rimpianti, la storia bianconera è lastricata di successi. Non sarà una coppa Italia in più a modificare qualcosa. Il “pacco” dell’Allegri bis è stato consegnato proprio da quell’Andrea Agnelli che ha dovuto fuggire dopo tanti successi. Sembra proprio che in questa parte di storia bianconera non vi sia la capacità di chiudere il capitolo con un finale sereno. Senza scossoni o eccessi da ubriacatura. Agnelli contro Marotta, Nedved contro Allegri, Conte contro Agnelli, Sarri contro tutti. E poi le bizze Pirlo allenatore e Ronaldo a tutti i costi. Tanti scudetti, certo, ma anche tanta confusione. Per arrivare ad Allegri contro Giuntoli dei giorni attuali. Frenesie fuori controllo che avevano un solo equilibratore in Marotta. Ora si spera che quel ruolo venga finalmente stabilizzato da Giuntoli che ne ha tutte le qualità. Ma non basta, ci vorrebbe anche un vice presidente come Del Piero. Se non ora, quando? Del Piero è l’unico che potrebbe riportare pace fra gli juventini dilaniati dalla vicenda Allegri. Ed è l’unico che potrebbe chiudere finalmente il capitolo Agnelli con i suoi strascichi per rilanciare veramente la Juve nel futuro con le sue idee e la sua voglia (vera) di puntare sui giovani di qualità. Se non ora quando? Ne siamo sicuri, Del Piero metterebbe tutti d’accordo.
Paolo De Paola