Retroscena incredibile su Vettel, i tifosi e gli appassionati di Formula 1 restano senza parole: nessuno poteva crederci
Sono passati anni dal ritiro di Sebastian Vettel, ma il pilota tedesco resta ancora uno dei protagonisti più amati dagli appassionati di Formula 1. Quanto fatto nel corso della sua carriera, sia nei momenti migliori che in quelli di maggior difficoltà, resta indelebile nel cuore di tantissimi appassionati. Attimi di grande emozione che diventano addirittura commoventi grazie alle incredibili rivelazioni dello stesso Seb. Negli ultimi giorni l’ex pilota Ferrari si è infatti lasciato andare a una confessione clamorosa, capace di portare alle lacrime tutti i tifosi.
Anno 2019, Gran Premio del Belgio a Spa. I piloti di Formula 1 sono costretti a scendere in pista all’indomani di una delle più grandi tragedie recenti nel mondo dei motori, la morte di Antoine Hubert nella Feature Race della F2. Un dramma che colpì nel profondo appassionati e piloti, ma che non fermò il circus.
In quelle ore di grande sgomento e dolore, per la Ferrari arrivò un risultato storico, la prima vittoria di Charles Leclerc, dedicata proprio al compianto Antoine. Ma grande protagonista in quel weekend fu lo stesso Sebastian Vettel, che chiuse al quarto posto e risultò decisivo per rallentare Lewis Hamilton e la sua Mercedes nella rincorsa al monegasco in fuga. A distanza di anni, il tedesco ha però confessato che tutto questo sarebbe potuto non succedere. Di scendere in pista quel giorno non ne aveva infatti alcuna voglia.
Vettel commuove i tifosi: la confessione del pilota tedesco è emozionante
Gareggiare in quel weekend di Spa non fu semplice per nessuno, nemmeno per chi colse quell’occasione per ottenere uno dei risultati più importanti della propria carriera, come Leclerc.
Per Vettel fu però forse ancora più difficile che per gli altri. Lo ha confessato lo stesso ex pilota tedesco ai microfoni di motorsport-total.com, raccontando un aneddoto che nessuno poteva immaginare e che spiega nel dettaglio come siano andate le cose per lui in quel fine settimana che non dimenticherà mai.
“Dopo quello che era successo a Hubert ricordo una telefonata con mia moglie, parlammo molto di cosa dovesse spingermi a tornare in auto“, ha spiegato Vettel, aggiungendo: “Alla fine però scelsi di andare avanti, perché era ciò che adoravo“. E la sua scelta si rivelò corretta, visto e considerato che riuscì a onorare la memoria del pilota scomparso grazie a una performance di altissimo livello.
D’altronde, la Formula 1 resta uno sport pericoloso, in cui la sicurezza non sarà mai al 100%, ma rispetto a tanti anni fa, rispetto a quel 1994 che tolse la vita al grande Senna e a Ratzenberger, gli standard di sicurezza sono aumentati in maniera incommensurabile, e di questo bisogna tenere conto. Oggi più di allora ogni grave incidente è una fatalità, e come tale per certi aspetti inevitabile, e quindi accettabile, anche a malincuore, come accadde in quel fine settimana indimenticabile in Belgio.