Nell’attesa di conoscere la sua decisione sul Roland Garros, Jannik Sinner incassa le dichiarazioni del connazionale
Col fiato sospeso. Questo è lo stato d’animo di milioni di appassionati a proposito delle condizioni fisiche di Jannik Sinner e soprattutto della sua possibile assenza dal tanto atteso Roland Garros. Come confermato tanto da Sky Sport e da ‘La Gazzetta dello Sport’ nei giorni scorsi, il problema all’anca non ha un’origine congenita, bensì traumatica. E non ci sarebbe il pericolo di una cronicizzazione dell’infiammazione all’anca.
Apparentemente, dunque, è stato scongiurato il pericolo che l’articolazione in oggetto possa compromettere l’integrità fisica dell’altoatesino nei prossimi anni. A patto però che venga curata con tutta la prudenza del caso, senza tornare ad allenarsi o a giocare prima del tempo.
Da una parte, quindi, un sospiro di sollievo. Dall’altra, un presente che implora pazienza, accortezza, giudizio. Per non rischiare di avere dei problemi nei prossimi grandi appuntamenti stagionali, Wimbledon e le Olimpiadi su tutti. Parigi, dunque, potrebbe attendere. Sarebbe un forfait doloroso ma anche con punte di dolcezza, visto che il 22enne di San Candido potrebbe ritrovarsi a fine torneo al primo posto del ranking mondiale senza neppure mettere piede sui campi della Capitale francese.
Chi invece al Roland Garros è sicuro di esserci è Lorenzo Musetti, uno dei tennisti più in difficoltà del circuito e sostanzialmente unico italiano – Berrettini a parte – a non aver mai cavalcato ‘l’effetto Sinner’ da quando il tennista altoatesino ha fatto ‘click‘, scalando, dallo scorso ottobre ad oggi, la classifica mondiale. Vincendo tornei su tornei e trascinando l’Italia alla conquista della Coppa Davis nello scorso novembre.
Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dello start del Challenger di Torino, primo torneo al quale partecipa dopo il ritiro agli Internazionali d’Italia, il 22enne originario di Carrara ha parlato del suo momento poco felice, e degli accorgimenti sui quali sta lavorando per tornare ad alti livelli.
“La stagione non è ancora a metà: spero di potermi togliere delle belle soddisfazioni. Stiamo lavorando per cercare di perdere meno campo dal lato del rovescio, e per migliorare l’atteggiamento in campo. Ho tanta fame di tornare dove credo che il mio tennis possa stare“, ha esordito l’ex numero 15 del ranking mondiale.
A proposito dell’etichetta di enfant prodige del tennis italiano – un titolo che condivideva, considerando l’età, con un certo Jannik Sinner – Musetti ha tagliato corto. Sgomberando il campo da qualsivoglia confronto, soprattutto in questo determinato momento storico. “ll paragone con Jannik c’è sempre stato, ma paragonarmi adesso a lui ha poco senso: è quasi numero uno del mondo, ha vinto uno Slam e ha fatto esperienze più importanti rispetto a me. Le critiche nei miei confronti ci sono sempre state, anche spesso gratuite, però quello succede un po’ a tutti, non sono sicuramente l’unico“, ha concluso ‘Muso’.
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