15^ Coppa Italia e addio alla Juventus: in molti avevano pensato a questo scenario per il futuro prossimo di Massimiliano Allegri. In pochi, anzi nessuno, si aspettava che il tecnico uscisse di scena in quella maniera. Qualche ora di follia tra proteste contro gli arbitri, l’invito a Giuntoli di andar via dal campo e tutto quello che sarebbe successo poi nella pancia dell’Olimpico. Inaccettabile dal punto di vista della società Juventus, che dopo ore di valutazioni legali, ha proceduto all’esonero per motivi disciplinari.
”L’esonero fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta”.
L’addio alla Juventus, alla fine di questa stagione, era un addio annunciato per Massimiliano Allegri. Da mesi, a dispetto delle dichiarazioni di facciata, Cristiano Giuntoli lavora sulla “sua Juve”. Una formazione nuova, con un allenatore giovane, moderno e in rampa di lancio che dovrebbe (salvo clamorose sorprese) rispondere al nome di Thiago Motta. Dopodiché lo attenderà anche un lungo lavoro sul calciomercato perché, per come è oggi, difficilmente la rosa della Juventus risponde alle necessità del tecnico italo brasiliano.
Intanto, l’ingrato compito di esonerare il tecnico livornese per far spazio a Thiago Motta, alla fine non è spettato a Giuntoli, ma ai dirigenti apicali. La società Juventus ha applicato il codice etico interno, allontanando Allegri dal suo incarico alla Juventus per questioni extra calcistiche. Un addio amaro che il tecnico “ha cercato” e trovato con l’incredibile sfogo di mercoledì sera.
Certo, una storia come quella di Allegri alla Juventus avrebbe meritato un addio migliore. Gli 8 anni, divisi in due cicli, alla guida della Juventus hanno avuto sviluppi ben diversi. Ma Allegri resta un tecnico che, piaccia o non piaccia, ha vinto 12 titoli in 8 anni. L’ultimo proprio mercoledì sera, e forse avrebbe meritato di celebrare questo titolo non solo di fronte alla Curva dell’Olimpico gremita di tifosi della Juve. Ma proprio in casa, all’Allianz Stadium.
Tuttavia, dopo uno sfogo come quello di mercoledì, era anche difficile per la Juventus lasciare Allegri in sella. L’addio con saluto dei tifosi nel “suo” stadio il livornese se l’è giocato nel momento in cui ha perso la testa. La Juve ha solo reagito di conseguenza…
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