Un traguardo straordinario. Saranno le stelle della Uefa Champions League ad illuminare le notti del Villa Park, stagione prossima. Un privilegio che a Birmingham non assaporavano da ben 41 primavere. L’Aston Villa ha centrato quel quarto posto a lungo progettato, meditato, sognato. Villa in Champions: capolavoro Emery. Ha chiuso davanti a Chelsea, Manchester United, Newcastle e soprattutto Tottenham, avversario che in primavera s’è sciolto sul più bello, tra mille contraddizioni del suo finale di stagione. Un successo che archivia Atene e supera qualsiasi amarezza Conference, un successo festeggiato matematicamente martedì sera, tutti insieme per gran cena di gala di fine anno, tra Champagne e trenini decollati al fischio finale del recupero tra Spurs e Man City, col doppio timbro Haaland che ha permesso a Guardiola di scavalcare l’Arsenal e chiudere aritmeticamente ogni remota chance Top 4 di Postecoglou.
Capolavoro Emery
Costruzione perfetta
Un viaggio di una stagione intera che ha visto i Villans sempre solidi, continui e protagonisti dall’inizio alla fine, rendimento alla mano i migliori dopo le tre grandissime, confluire e sfociare nella realizzazione del sogno addirittura prima dell’ultimo turno di Prem, nonostante stagione stremante considerando doppio impegno e ambizione europea. Quel Dibù Martinez tra i pali che non ha bisogno di presentazioni, la solidità di Carlos Diogo, la crescita di Konsa, la qualità di fluidificanti come Digne o Moreno, la cattiveria agonistica di Cash, l’esperienza di Tielemans, la consacrazione di Douglas Luiz, l’imprevedibilità di schegge come Bailey o Diaby fino al più grande dell’annata Villans, naturalmente bomber Ollie Watkins, attaccante completo, ormai in pianta stabile tra i Tre Leoni di Southgate.