Arrivano ulteriori informazioni sulla recente scelta della Scuderia di Maranello in merito a Leclerc: svelati i retroscena
Che la Ferrari abbia il compito di dare il tutto per tutto in uno scenario come Imola, questa è cosa risaputa. In Emilia Romagna, primo appuntamento europeo della stagione, la Rossa dovrà dimostrare agli altri e a se stessa di essere competitiva e anche di saper affrontare tutte le difficoltà del caso.
Oltre alla solita Red Bull, si è aggiunta alla lista dei “nemici” da fronteggiare anche la McLaren che negli Stati Uniti ha dimostrato di essere competitiva riuscendo a sfruttare alla grande gli errori, seppur minimi, degli avversari. Così ci si avvia verso Imola, Gran premio in programma oramai tra pochi giorni, con la speranza di riuscire nell’impresa. Sainz e Leclerc sono convinti che si possa superare il traguardo. Ma per riuscirci serviranno tempra e determinazione.
E proprio in vista di Imola, la Ferrari ha scelto di cambiare l’ingegnere di pista di Charles Leclerc, ossia quel Xavi Marcos amato e criticato nel corso degli ultimi anni. Tale decisione ha destato parecchie curiosità, non tanto per il modo con il quale è arrivata, quanto per le tempistiche: ossia a pochi giorni dall’avvio del weekend di Imola. Non proprio un circuito come gli altri.
Leclerc ha lavorato con lo spagnolo per ben cinque anni, dall’inizio della sua avventura a Maranello. Ora dopo il suo addio dovrà subito costruire un’intesa con il nuovo ingegnere di pista Bryan Bozzi, che arriva abbastanza motivato dopo dodici anni di Ferrari e di duro lavoro negli uffici di Maranello. Tra l’altro Bozzi fino a poco tempo fa ricopriva il ruolo di performance engineer del monegasco. Quindi i due si conoscono da un bel po’ di anni.
Perché tale scelta in questo momento storico? Frédéric Vasseur, essendo il team principal, quindi colui il quale in teoria prende questo tipo di decisioni, ai media non ha riferito nulla, né la Ferrari ha scritto un comunicato atto a dare ulteriori spiegazioni. Secondo le indiscrezioni di Repubblica però, pare che i Gp di Cina e Stati Uniti siano stati la goccia che abbia fatto traboccare il vaso.
Secondo quanto riportato dal corrispondente di ‘Repubblica’ Alessandra Retico: “Sembra che Leclerc non fosse contento di come è stata gestita la sua gara a Miami. Inoltre anche in Cina il monegasco non aveva gradito il modo in cui Marcos gli ha chiesto più volte di cambiare traiettoria”.
Una decisione quindi che pare trovare motivazioni in questo retroscena, al netto di comunicazioni Ferrari che non sono arrivate.
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