Vincenzo Italiano si è presentato in conferenza stampa al Franchi dopo la vittoria della sua Fiorentina 2-1, in rimonta, sul Monza.
È la risposta che si aspettava dalla squadra?
“Oggi è arrivata un’altra ottima prestazione dei ragazzi. Dopo aver visto Nico sdraiato, stremato, e altri due o tre dico che iniziamo a sentire un po’ la lunga cavalcata: dobbiamo stringere i denti e non mollare, dobbiamo arrivare alla finale (di Conference, ndr) con grande entusiasmo e furore. Non ci possiamo fermare. Sono felice per la prestazione, in rimonta con il Monza non è mai felice. La prima cosa che mi rende felice è il gol di Arthur: dopo le difficoltà degli ultimi anni lo vedo in grande crescita fisica e mentale. Grandissimo gol, come ha lui nelle corde. L’abbiamo aspettato e oggi siamo stati tutti ripagati“.
Siete il 5° miglior attacco del campionato e nessuno manda tanti giocatori in gol come voi in Serie A. Potevate fare di più?
“Ci sono momenti in cui se ti aggrappi a un unico calciatore e lui si inceppa, non trovi più sbocchi e finisce in tragedia. Quando segnano in tanti, ci sta che ci sia qualcuno che segna meno ma che i gol arrivino da tutti. Questo ricerchiamo: chiaro, avessimo avuto un centravanti da 30 gol parleremmo di altro. Beltran i suoi gol li ha fatti, idem Gonzalez. Certo, anche io avrei voluto 20 gol da ognuno ma non ci siamo riusciti. Però abbiamo anche tanti pali e rigori sbagliati, oltre ai 19 marcatori diversi. E anche come difesa siamo al 6° o 7° posto. Ci manca qualche punto per colpa nostra ma il percorso è positivo. Ora facciamo punti in campionato per arrivare con spirito ed entusiasmo alla finale. Solo così possiamo arrivare ad Atene con il furore richiesto“.
Come stanno Belotti e Ikoné?
“Penso che saranno recuperati, li abbiamo tenuti fermi apposta sapendo che venerdì avremo una partita importante (contro il Napoli, ndr). Ce ne saranno un bel po’ di chi oggi non ha giocato e ci faremo trovare pronti“.
Il suo rapporto con la Curva Fiesole è la cosa migliore del suo triennio?
“Il legame con la Fiesole l’ho sentito dal primo giorno: ci siamo fatti la promessa di tornare in Europa, non pensavamo di presentarci in due finali. Ma abbiamo fatto di tutto per arrivare a giocarci queste competizioni. Abbiamo tenuto confronti civili, da persone intelligenti. E che bello lo striscione ‘Tutti ad Atene’, proviamo a cambiare l’epilogo dello scorso anno. Ci teniamo. La settimana di Atene la prepareremo studiando, lavorando per mettere in difficoltà l’avversario (l’Olympiacos, ndr). Sapete che le finali sono complicate, dobbiamo arrivarci anche attraverso il campionato, onorandolo al massimo“.