Si sta chiudendo come merita l’era dell’Allegri bis alla Juventus. Senza dignità sportiva e senza un briciolo di decenza. Qualcuno si è dimenticato che lavora per la Juve e la busta paga bianconera pesa come un macigno. Puoi non vincere lo scudetto, ci mancherebbe, e va bene che hai anche la testa alla Coppa Italia ma non puoi fare queste figure contro la Salernitana e non vincere in casa. Per la cronaca, ad oggi, la Salernitana sta battendo il record del Pescara. Mai nessuno ha fatto meno di 18 punti in serie A. La storia chiama Salerno, la Juve risponde. Allegri ha perso la bussola e dopo Roma può preparare la valigia e tornare ad occuparsi di cavalli. La sua vera grande passione. Può tornare a non vedere calcio, come aveva lui stesso confessato. La Juventus aspetta Thiago Motta ma l’attesa è snervante. Al netto di tutto quello che abbiamo scritto, mercoledì sera, Allegri può salutare alzando una coppa. Perché questa è la Juve. Fa figure assurde ma nella partita secca resta la strafavorita. Certi calciatori cambiano quando si girano e vedono un trofeo a bordo campo. Allegri sta finendo come peggio non potrebbe e solo quella Coppa Italia può salvare il salvabile. Altrimenti sarà un Titanic in versione full hd.
Possiamo dire tutto al Milan. Società impacciata, Pioli ha finito, la squadra è scarica, i derby non li vinci neanche se inizi a pregare nella lingua di Zhang ma su una cosa il Milan è più Campione d’Italia dell’Inter. L’onestà in questa lotta salvezza. Pioli non guarda in faccia a nessuno e se perde lo fa perché la squadra è scarsa. Cosa che non sta accadendo perché è facile dare 5 gol al Frosinone dopo la stanchezza di Reggio Emilia col Sassuolo ma è meno facile essere costanti e vincere contro il Cagliari che si giocava la vita a San Siro. Il Milan merita l’applauso dei suoi tifosi che non cantano da due giornate ma dovrebbero apprezzare l’integrità poco italiana della società e della squadra. Non falsare la corsa salvezza è una spilla sulla giacca rossonera. Il Napoli ha sbragato con tutti, dalla lotta salvezza alla lotta Champions, ma è l’Inter che ha rischiato di far saltare il banco. Come avevamo preannunciato, dopo il colpo con i Campioni, il Sassuolo comunque avrebbe avuto poche chance di salvezza perché la squadra è talmente scarsa che avrebbe dovuto affrontare tre volte l’Inter in questo finale di stagione per potersi salvare. Complimenti al Genoa. Domani vedo i vertici della Lega Calcio e propongo un premio da dare a fine anno alla squadra che si è contraddistinta per serietà e integrità morale. Togliamo qualche soldo all’inutile paracadute e diamo una decina di milioni di euro a chi onora il campionato. Il Genoa merita 5-10-15 milioni per come sta giocando in queste ultime partite. Non ha nulla da chiedere ma non regala niente a nessuno. Non fatemi il solito discorsetto delle motivazioni perché non ci casco. Il Genoa ha solo una motivazione: aprire l’ombrellone prima possibile eppure non sta mollando di un centimetro. Bravo Gilardino a guidare un gruppo sano. Un orgoglio.
Oggi pomeriggio c’è Lecce-Udinese. Salentini salvi dal divano di casa, l’Udinese le ultime due avrà Empoli e Frosinone. Se vince oggi, secondo me, si salva. Se perde o pareggia retrocede dopo più di 30 anni. Il Lecce è un grande alleato per i friulani. I rapporti tra le società sono ottimi. In passato il Lecce ha preso anche un aereo per fare una amichevole a Udine. Non proprio dietro l’angolo per una semplice amichevole. Cannavaro ha avuto la grande fortuna di beccare la squadra giusta al momento giusto. Il Lecce, come l’Inter, è reduce da giorni di festa. Saranno stanchi tra mojito e spritz. Staremo a vedere. A Gallipoli, questo week end, si stava bene. L’Udinese, finora, ha giocato meglio fuori casa che in casa. Se si salva lo deve alle vittorie esterne con Milan, Juve e Lazio. 9 punti che pesano più di tutto. Vedremo se questa sera, al Via del Mare, ci saranno pasticciotti per tutti e sarà una festa per… 2!