Il tennista, che già aveva lamentato di aver giocato in pessime condizioni di salute, ha rivelato di aver trascorso oltre 48 ore in ospedale
I più svegli, coloro che già conoscevano il personaggio con le sue mille sfaccettature, lo avevano già notato. C’era qualcosa di strano nell’atteggiamento in campo del tennista. Normalmente nervoso, agitato, sempre pronto a prendersela col suo staff – o con la sua racchetta – anche durante match che controllava agevolmente, il 26enne non aveva praticamente fatto una piega dopo aver perso il primo set nell’ultima finale Masters 1000. Strano, per un tipo come lui.
Una parte delle spiegazioni relative al suo linguaggio del corpo un po’ dimesso, fin troppo calmo e comunque non esattamente appartenente al suo modo di vivere la competizione, era arrivata nella stessa conferenza stampa di chiusura del torneo, tra l’altro vinto dopo un’emozionante rimonta contro Felix Auger-Aliassime sulla terra rossa di Madrid.
“Sono malato tuttora, e credo che domani andrò all’ospedale per un controllo completo. Non so esattamente cosa stia succedendo, perché sto male già da otto, nove giorni e questo non è normale. Non ci sono miglioramenti, il che è strano, perché normalmente sto male due, tre giorni al massimo. Forse ancora febbre ma niente di speciale. Questa volta è la prima volta che mi sento così male in vita mia. Il torneo l’ho vinto perché mi sono fatto delle iniezioni, che uccidono il dolore. Quindi due, tre ore senza dolore. Dentro di me sono pieno di medicazioni“, le parole di Andrey Rublev alla fine del Masters di Madrid.
Questa sarebbe stata però solo la prima parte di una vicenda che, successivamente, nell’incontro con la stampa tenutosi a Roma poco prima dello start degli Internazionali, il tennista moscovita ha voluto chiarire del tutto.
Intervenuto in conferenza stampa, il numero 5 dell’ATP Race del 2024 nonché numero 6 del ranking mondiale, ha spiegato il suo post Madrid da incubo. “Ora sto bene ma ho trascorso due giorni e mezzo all’ospedale dopo Madrid. Ho avuto un ascesso alle tonsille. È stato pazzesco perché da un giorno all’altro mi sono svegliato con la gola gonfia e sentivo dolore. Non riuscivo a respirare ed ingoiare, sentivo un restringimento della gola. Dopo la finale sono stato peggio, già dalla mattina stavo male ma sono andato peggiorando pian piano“, ha rivelato Rublev.
“Dopo la finale di Madrid sono andato dal dottore e mi ha detto subito che non era una cosa lieve. Sono andato subito in ospedale perché la situazione poteva peggiorare, ma fortunatamente sono stato meglio“, ha concluso il russo che ha poi esaltato il lavoro dei medici del Real Madrid, i quali lo hanno aiutato a rimettere in piena forma il giocatore in vista del torneo di Roma.
Agli Internazionali, il russo, uno dei favoriti per la vittoria del torneo ha esordito, battendo al primo turno Giron in tre set con il punteggio di 5-7; 6-4; 7-5
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