Sinner, la novità inaspettata ha colto di sorpresa sia lui che i tifosi: da questo momento in poi cambia tutto.
Jannik Sinner è ovunque. Sulle prime pagine dei quotidiani sportivi, sui manifesti 6X3 che tappezzano le città. Sui menu delle pizzerie, perfino nel banco dei gelati e nelle botteghe di Spaccanapoli. Un fenomeno vero e proprio, oramai, più che un semplice atleta.
Mancava solo che qualcuno facesse di lui un personaggio dei fumetti. Cosa che, come ampiamente prevedibile, è accaduta. Già, perché nel numero di Topolino in edicola da oggi i lettori si imbatteranno in un personaggio, nuovo di zecca, liberamente ispirato proprio al campione di San Candido. In Zio Paperone e il coach inconsueto faremo la conoscenza di Quacknik Spinner, il fortissimo tennista assoldato dal magnate di Paperopoli che sogna di mettere le mani, ora, su uno dei più prestigiosi trofei al mondo: il Duckburg Open, che sarebbe il primo – scelta per nulla casuale, chi vuole intendere intenda – del grande Sbam.
Un atleta formidabile, dai capelli color carota e l’inconfondibile berretto. Ha il becco, sì, ma per il resto è tale e quale, effettivamente, al numero 2 del mondo, al momento fermo ai box per via del problema all’anca che gli ha impedito di giocare agli Internazionali d’Italia. Fortuna che il suo alter ego a fumetti, invece, non ha di questi problemi. Se non uno: lo storico antagonista di Zio Paperone, il miliardario Rockerduck, che cercherà in tutti i modi di mettergli i bastoni fra le ruote e di impedire la sua ascesa al trono di re di Duckburg.
Debutto insolito per Sinner: adesso è anche qui
I presupposti per un boom di vendite di Topolino, insomma, ci sono tutti. La storia di Roberto Gagnor, insieme ai disegni di Alessandro Perina, che si è occupato anche della copertina, sono un passaporto sicuro per il successo.
E sono tanti, al di là del nome e dell’ambientazione a tema Slam, i richiami al campione nato tra i monti dell’Alto Adige. Uno fra tutti: Quacknik Spinner, la giovane stella arrivata dal Calisota, indossa guarda caso lo stesso completino che il mitico Jannik ha sfoggiato durante il Sunshine Double, al culmine del quale Sinner ha vinto, come certamente si ricorderà, il Masters 1000 di Miami.
Nulla è stato lasciato al caso, dunque. Un omaggio ben fatto e lusinghiero che avrà inorgoglito, quello è poco ma sicuro, il fenomeno altoatesino. Tanto più alla luce della sua passiona, mai nascosta, per i fumetti: “Li adoro – ha commentato quando ha scoperto di questo tributo – Sono cresciuto con quelli pubblicati da Panini, ed è sempre emozionante per me leggerli. Cerco ancora di trovare il tempo per farlo, tra viaggi e partite”. E qualcosa ci dice che stavolta lo troverà. Eccome, se lo troverà.