In Spagna fermenta la preoccupazione per un possibile boicottaggio della FIA ai danni dei piloti di nazionalità iberica. Le contromisure…
Fernando Alonso, una delle figure più emblematiche e rappresentative della Formula 1 negli ultimi anni, avrebbe recentemente espresso la sua preoccupazione, almeno secondo quanto riportano i media ispanici, per quello che percepisce come un possibile pregiudizio nei confronti dei piloti spagnoli all’interno della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA).
Il campione di Oviedo, apprezzato in patria per la sua franchezza sia dentro che fuori dalla pista, avrebbe rivelato di voler contattare gli alti funzionari della FIA per garantire che non ci siano discriminazioni basate sulla nazionalità. Il due volte campione del mondo fa emergere i propri timori e cerca garanzie.
“È qualcosa che non riguarda solo me, ma potrebbe avere un impatto anche sulle future generazioni di guidatori spagnoli. Hanno bisogno di essere protetti”, questo a grandi linee il pensiero di Alonso. Il suo piano prevederebbe l’incontro con Mohammed Ben Sulayem, il presidente della FIA, per discutere direttamente queste preoccupazioni e chiedere garanzie che la FIA mantenga condizioni di parità per tutti i concorrenti.
Alonso pronto a intervenire, la sua richiesta
Se i loro sospetti dovessero essere fondati, si tratterebbe di un’accusa gravissima. Si cerca dunque di fare leva su Fernando Alonso affinché emerga anche in questa situazione una peculiarità che lo ha sempre contraddistinto, ovvero il suo impegno nello sport e la sua influenza nel promuovere l’equità al suo interno.
“Parlerò con chiunque sia necessario nella FIA”, avrebbe confidato sottolineando la sua determinazione nel risolvere questa preoccupazione che, secondo lui, potrebbe minare l’immarcescibile spirito competitivo ed equo che dovrebbe governare la Formula 1. Tutti aspetti da chiarire quanto prima poiché qui ci si potrebbe trovare di fronte ad un’accusa di sabotaggio.
L’apprensione spagnola a riguardo nasce in un contesto in cui la politica e la competizione sportiva spesso si intrecciano, creando situazioni in cui gli atleti e le squadre a volte sentono che le decisioni normative o le sanzioni imposte dagli organi di governo non sono del tutto imparziali. Si tratta di una questione delicata che richiede un’attenta gestione per garantire che tutti i partecipanti abbiano le stesse opportunità di competere e avere successo in condizioni di parità.
I suoi connazionali si augurano che Alonso si ponga anche come figura protettiva per i giovani talenti spagnoli che aspirano a raggiungere le vette della Formula 1. La sua iniziativa potrebbe costituire un importante precedente nel modo in cui gli atleti interagiscono con gli enti governativi nello sport, segnando un percorso verso la trasparenza e l’equità che andrebbe a beneficio degli sport motoristici a livello globale.