Fra poche ore la Fiorentina scenderà in campo allo stadio Jan Breydel per cercare di conquistare la finale di Conference League: si riparte dal 3 a 2 maturato al Franchi grazie alla rete allo scadere di Nzola, che ha regalato ottimismo alla squadra di Italiano. Il tecnico avversario Nicky Hayen dovrà invece fare a meno di un tassello importante come Meijer, che ha finito anzitempo la stagione e dovrà operarsi dopo l’infortunio rimediato contro l’Anversa.
L’ex portiere belga Silvio Proto, passato anche dalla Serie A (dalla Lazio), è intervenuto in esclusiva a SPORTITALIA per parlarci della sfida.
Le è piaciuta la Fiorentina nel match d’andata?
“Sì, la Fiorentina mi è piaciuta perché ha giocato un’ottima partita. Va detto secondo me che il Bruges non ha fatto una brutta figura a Firenze. E’ stato decisivo un fattore in particolare”.
Quale?
“In 11 contro 11 è stato un match alla pari, equilibrato, poi quando il Bruges è rimasto in 10 uomini allora la squadra di Italiano ha avuto più facilità a sprigionare la vera potenza di cui dispone in avanti. Dove ha giocatori più forti, se presi individualmente”.
Su cosa potrà contare la squadra di Hayen?
“Il fatto di giocare in casa sarà sicuramente un fattore stasera, perché ci sarà una grandissima atmosfera: oggi potrà fare una bella prestazione. Occhio al Bruges, insomma”.
Il Bruges andrà in finale secondo lei?
“Non ne sono sicuro, perché l’infortunio di Meijer è importante. Ed il giocatore che sarà in campo al suo posto, De Cuyper, ha una vocazione più offensiva: per lui è difficile applicarsi in fase difensiva. Si giocherà le sue carte, vedremo”.
De Ketelaere ha fatto la scelta migliore, andando all’Atalanta?
“Sì, ha fatto decisamente una buona scelta andando all’Atalanta. Perché lui non è uno di quei giocatori dalla forte personalità dentro lo spogliatoio, è piuttosto timido. Non aveva ancora raggiunto dunque lo status adeguato e la forza morale per andare al Milan: per un ragazzino del Bruges ritrovarsi a Milano, è uno step troppo grande, forse”.
Cosa potrà fare in futuro?
“Sono sicuro che farà una ottima carriera nel calcio: se gli verrà data fiducia, farà grandi cose”.
Buchanan è un altro talento arrivato da lì. Che ne pensa di lui?
“Un buon prospetto, ora si deve adattare al campionato italiano, ma credo abbia prospettiva e possa diventare davvero un gran giocatore. Ha la mentalità giusto per capire il sistema di gioco di Inzaghi”.
Inzaghi che lei ha avuto alla Lazio.
“E’ davvero un fenomeno Simone”.
In cosa?
“Come tecnico, ma poi è proprio una bella persona. Conosce davvero tutto il calcio in Europa, pure i giocatori più sconosciuti del Belgio e della Francia: lui li conosce. E’ molto intelligente, dà grande fiducia alla sua squadra. Lo sapevo che un giorno avrebbe vinto lo Scudetto: ha la mentalità da grande allenatore e la trasmette alla sua squadra. Ho solo un dispiacere per il suo percorso”.
La finale di Istanbul?
“Quella: la sua Inter, dopo una partita pazzesca fatta contro il City, non sia riuscita ad alzare la Champions. Guardando il Dortmund quest’anno, sono ancora più sicuro che l’Inter sarebbe arrivata in finale al posto suo se solo fosse riuscita a giocare il proprio calcio anche a Madrid, al ritorno degli ottavi”.