Valentino Rossi è stato ed è la leggenda della MotoGP ma in pochi sanno che già molti anni fa rischiò di ritirarsi dall’attività agonistica
Il motomondiale ha perso il suo fuoriclasse più grande di sempre nell’estate del 2021, quando Valentino Rossi annunciò urbi et orbi il suo ritiro dall’attività agonistica e soprattutto da quello che per anni è stato il suo regno, la MotoGP. Il Dottore ha lasciato con nove titoli mondiali in bacheca e oltre cento gran premi conquistati.
Solo il grande Giacomo Agostini, in un’epoca però antecedente e del tutto diversa, è riuscito a fare meglio. Analizzando in dettaglio la carriera del fenomeno di Tavullia si può constatare come dal 2001 fino al 2009 il titolo mondiale della classe regina, prima 500 e poi MotoGP, sia stato una sua personale riserva di caccia.
Dal 2010 in poi Rossi ha sofferto la crescita di altri grandi campioni, giovani e autentici fuoriclasse che sono riusciti a batterlo in svariate occasioni. Da Casey Stoner all’odiatissimo Marc Marquez fino a un altro spagnolo fenomenale come Jorge Lorenzo, tutti rivali di altissimo livello capaci di sottrargli lo scettro di numero uno al mondo.
Valentino Rossi con i piloti spagnoli non ha mai avuto rapporti idilliaci, tutt’altro. Dei contrasti insanabili con Marquez si è detto e scritto tutto o quasi mentre poco si sapeva, almeno finora, di un odio sportivo altrettanto viscerale con Lorenzo, per parecchi anni suo ex compagno di squadra alla Yamaha.
L’ex pilota maiorchino nella sua carriera ha conquistato cinque titoli iridati, due in 250 e tre in MotoGP, tutti con la scuderia di Iwata. A distanza di oltre dieci anni è proprio lui a raccontare la reale natura del suo rapporto con Valentino nel corso del podcast “The wild project“. “Non ci parlavamo già dai primi giorni, se ci incontravamo in qualche situazione al massimo ci salutavamo. Ci odiavamo. Forse la parola odio non è giusta, però non volevo che fosse veloce. C’era antipatia”.
Negli ultimi anni le relazioni sono migliorate, ma all’epoca la contrapposizione era molto dura sia in pista che fuori. Lorenzo a tal proposito rivela altri e nuovi dettagli: “Valentino se ne andò per gelosia. Io nel 2010 ho vinto il mio primo Mondiale e disse a Yamaha di scegliere tra lui e me. Lo ha riconosciuto. Yamaha gli rispose che volevano che rimanesse, però se li costringeva a scegliere allora avrebbe dovuto andarsene. Per orgoglio è andato in Ducati”.
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