Da Suzuka a Miami, la situazione di Fernando Alonso è cambiata radicalmente. Il pilota spagnolo dell’Aston Martin è più solo che mai: cosa sta accadendo
Che trionfo per Lando Norris al GP di Miami. Il pilota britannico della McLaren ha vinto il suo primo Gran Premio della carriera, dopo oltre cento eventi disputati. Una gioia immensa che ha condiviso con tutti i suoi colleghi. Fra questi uno dei primi ad avvicinarsi a lui per congratularsi e festeggiarlo è stato Fernando Alonso.
Il campione asturiano si è classificato al nono posto, nonostante nelle ultime gare le prestazioni alla guida della sua Aston Martin sembrassero in crescendo. Non la miglior notizia per il pilota, che da poco ha annunciato il rinnovo dell’accordo con la Scuderia di Lawrence Stroll fino al 2026.
Una decisione che ha sorpreso e non poco, considerato che Alonso ha 41 anni. Probabilmente – riferisce ‘elnacional.cat’ – la firma del pilota iberico è giunta dopo aver investigato anche le altre possibilità ed essersi reso conto di non godere della considerazione di Mercedes e Red Bull per il progetto futuro. Perciò la ragionata decisione di dare ancora fiducia all’Aston Martin sebbene le sensazioni attuali non depongano in suo favore.
F1, la delusione di Alonso: il futuro non è così luminoso
L’inizio stagione del 2023 era stato del tutto diverso per l’Aston Martin. La Scuderia di Silverstone l’aveva cominciato lottando con la Red Bull per le prime posizioni, con Alonso più volte sul podio.
Gli applausi e gli elogi per il lavoro del team britannico erano consuetudine in ogni GP. Tuttavia, col tempo, il progetto sembra essersi assestato piuttosto che migliorato. Mentre le altre scuderie lavoravano per apportare continue modifiche, l’Aston Martin sembra aver cominciato a riposare sulle sue certezze, commettendo così un fatale errore.
A Suzuka alcune modifiche sono state realizzate, sviluppandone di importanti per la competitività della monoposto ma non al ritmo che si attendeva Alonso. Perciò le aspettative sul futuro di successo stanno diminuendo. La conferma è giunta dai risultati ottenuti durante il fine settimana di Miami, definito nel giorno di sabato come “noioso” per gli spettatori proprio dal pilota asturiano.
L’animo di Alonso non è dei migliori e non propende in favore delle gare Sprint. In una sua polemica verso il regolamento FIA e alcune decisioni dubbie, il pilota ha commentato: “La Sprint non serve a nulla. I punti sono pochi e non ci lasciano competere perché ci danno penalità per qualsiasi cosa facciamo”. Molto probabilmente è più che altro calato l’entusiasmo in casa Aston Martin.