Un finale più fiacco di così, il Milan, non poteva sognarlo. I rossoneri si apprestano a terminare la stagione senza sussulti, una mancanza di motivazioni che si fa sentire ormai da settimane. L’ultimo obiettivo era l’Europa League, drammaticamente sfumata dopo la sconfitta nel doppio confronto contro la Roma. Solo quel trofeo poteva salvare una stagione che la formazione rossonera ha vissuto da attore non protagonista, in attesa di un futuro tutto da scrivere e che probabilmente sta condizionando la mente di molti.
Molti, ormai, reputano concluso il ciclo di Stefano Pioli sulla panchina rossonera, e le ultime voci – sempre più insistenti – sostengono proprio questa tesi. I rossoneri affronteranno queste ultime partite senza particolari obiettivi e motivazioni, c’è un secondo posto da difendere ma che non cambierà assolutamente nulla. E allora ecco che la programmazione futura è iniziata, perché l’anno prossimo bisognerà attuare una rivoluzione-evoluzione, per tornare competitivi in campionato e anche in Europa, dove quest’anno il cammino è stato penalizzato da prestazioni deludenti.
La partita di domani sera contro il Genoa non avrà particolari obiettivi, con il tifo che ha ufficializzato lo sciopero a conferma di una situazione complicata per tutto l’ambiente. Serve aria fresca e i segnali sono importanti, bisognerà attuare un profondo cambiamento per tornare competitivi sotto ogni punto di vista.
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