La stagione dell’Inter è ormai giunta al termine. Dopo aver alzato al cielo lo scudetto, con la conseguente seconda stella portata in bacheca e che dal prossimo campionato sarà cucita sulle maglie nerazzurre, la formazione di Simone Inzaghi deve iniziare a programmare la prossima stagione. Queste ultime quattro partite di A potrebbero servire al tecnico per effettuare qualche esperimento, rotazione; far giocare chi, per un motivo o per un altro, ha giocato di meno per cercare nuove soluzioni in vista di una stagione, quella che inizierà ad agosto, che sarà colma di impegni, con l’Inter che potenzialmente potrebbe sfiorare le 65 partite.
Tutto è migliorabile
Se, da una parte, la stagione è stata più che positiva con la meritatissima vittoria dello scudetto, dall’altra parte resta un pizzico di rammarico per un cammino in Champions League che forse è giunto al termine troppo presto. Dopo la gara d’andata contro l’Atletico Madrid le premesse erano ben altre, ma la sfida di ritorno ha forse mostrato alcune lacune che la squadra deve provare a oltrepassare in vista della prossima stagione. L’obiettivo dichiarato, quest’anno, era la seconda stella; è chiaro che l’anno prossimo servirà un ulteriore step in campo europeo, per provare a bissare lo splendido cammino dello scorso anno, con la squadra giunta a un passo dalla gloria nella notte di Istanbul.
Tutto è migliorabile e anche una squadra ben attrezzata come l’Inter potrebbe aver bisogno di nuovi innesti e ulteriori soluzioni: Inzaghi, quest’anno, ha dato alla propria squadra un’anima e un’identità ben riconoscibile. L’anno prossimo bisognerà aggiungere qualcosa in più, perché l’Europa è insidiosa e soltanto la tecnica non basta. La mente dei calciatori nerazzurri è forte e determinata per calcare palcoscenici importanti, ma l’anno prossimo servirà ancora più consapevolezza perché una squadra che in campionato ha dominato dall’inizio alla fine deve provare e fare il massimo anche in Europa.