L’ex ct del Belgio, Georges Leekens, ha rilasciato una intervista esclusiva alla redazione di SPORTITALIA. Leekens, oltre ad aver allenato i Diavoli Rossi, ha legato una parte importante della propria carriera alla prossima avversaria della Fiorentina in Conference League, il Bruges, collezionando ben 289 presenze da calciatore e tornandoci poi a più riprese come tecnico. Con lui abbiamo parlato della partita che attende i Viola domani, oltre che di due talenti passati da lì ed ora protagonisti in Serie A: De Ketelaere e Buchanan.
Ci parla del Bruges di quest’anno?
“Questo è un momento molto speciale per il Bruges data la qualificazione in semifinale di Conference. C’è stato un inizio particolare con tanti piccoli problemi, il nuovo allenatore, nuovi giocatori che dovevano adattarsi. Piccoli problemi poi creano grandi problemi e questi hanno portato all’arrivo del nuovo tecnico chiamato in corsa, Nicky Hayen”.
Come sta lavorando?
“Non arrivava con un lungo curriculum alle spalle, ma non si è fatto spaventare e sta facendo davvero molto, molto bene. Ha instillato il giusto metodo. Che magari dal punto di vista tattico non si allontana troppo dal precedente, ma c’è molta più fiducia, spirito ed impegno”.
Insomma che squadra troverà domani la Fiorentina?
“Una squadra in grande fiducia ed in grado di giocare ottime partite, efficienti. Non sarà il miglior anno per il Bruges, ma gli ultimi due mesi sono stati davvero positivi. Ed anche il gioco ne ha beneficiato. Penso che la Fiorentina potrebbe avere diversi problemi domani, nonostante qualche infortunio”.
A chi dovrà fare attenzione Italiano?
“Gli attaccanti non hanno bisogno di avere tante chances per fare gol. Thiago è tornato al suo livello migliore, la mediana è di ottimo livello con Vanaken a comandare. La difesa non concede molto, e dietro c’è forse il miglior portiere in Belgio, Mignolet. C’è tanto equilibrio dopo 6-7 mesi non buoni, come dicevo negli ultimi due si è trovata la quadra. Sarà una partita davvero interessante”.
Che tipo di partita si aspetta?
“Una partita molto tattica, poco aperta. Mi aspetto che il Bruges cerchi di non subire gol, provando a fare il proprio gioco e penso che cercherà di fare qualche rete. Tenga conto che nell’ultima contro il Genk, ha vinto 3 a 0 nonostante gli avversari avessero giocato una gran bella partita. La Fiorentina dovrà giocare al suo miglior livello se vorrà portare a casa un buon risultato. I Viola saranno motivati dal proprio percorso, ma così come il Bruges”.
Vede una favorita?
“Entrambe le squadre hanno ottime possibilità di passare il turno. Molde e Paok non saranno stati gli avversari più temibili in circolazione, ma il Bruges è arrivato fino a qui con merito”.
Dal Bruges è arrivato De Ketelaere. Pensa che abbia fatto il passo decisivo per la propria carriera, scegliendo l’Atalanta?
“Per lui non è stato facile adattarsi al calcio italiano inizialmente, perché ha trovato un campionato molto più tattico, con difese forti ed organizzate. Serviva un anno per tirare fuori il meglio, ma sappiamo come funziona il calcio ed il mercato. E Charles ha avuto l’intelligenza di fare un passo indietro, ripartendo dall’Atalanta, per poi ritornare a puntare ai massimi livelli dopo essersi affermato a Bergamo”.
Che ne pensa di lui?
“E’ un giocatore di grande talento. Il gioco di Gasperini lo sta aiutando e penso possa fare un percorso simile a quello fatto da De Bruyne quando scelse il Wolfsburg dopo il Chelsea. Per fortificarsi. Ora ha ritrovato fiducia ed il modo per esprimersi al meglio e sono certo sarà importante anche per la Nazionale”.
L’Atalanta può vincere l’Europa League?
“Sicuramente. L’Atalanta sta giocando davvero una grande stagione ed ha tutte le carte in regola per farcela. In questo modo aumenterebbe poi ancora di più il valore di Charles”.
Buchanan sta iniziando a mostrare la sua supervelocità ai tifosi dell’Inter. Il prossimo anno lo vedremo di più in campo?
“Guardate De Ketelaere: per chi arriva dal Belgio all’Italia può servire un po’ di tempo per affermarsi: non è facile, non c’è lo stesso livello. C’è del lavoro da fare, serve tempo. Non si parla solo di calcio, ma anche di un altro modo di vivere. Lui ha grande velocità, ha fatto un bello step quest’anno, il prossimo gli servirà per rendersi utile alla squadra, può fare grandi progressi”.
Lo terrebbe nella rosa di Inzaghi quindi, senza prestiti?
“Sì, un anno in più gli farà trovare la sua posizione nel gruppo. La sua velocità può fare comodo ad Inzaghi, può coprire il ruolo di quinto. E penso possa fare anche diversi gol all’anno. Non è solo fisico e corsa, ma anche intelligenza e posizione. Fare le corse giuste, cercare gli spazi giusti. Sono cose che sta imparando. Si adatta in fretta: lo ha fatto dal Canada al Belgio, ora lo sta facendo anche con l’Italia”.