Il campione altoatesino Jannik Sinner (LaPresse) - Sportitalia.it
La stagione sulla terra battuta sta entrando nel vivo e Jannik Sinner rende omaggio al più grande di tutti i tempi su questa superficie
Madrid, ma soprattutto Roma e infine Parigi. È il momento per i tennisti più forti del mondo di confrontarsi nei tre appuntamenti più importanti e di maggior prestigio sulla terra battuta. Al termine di questo trittico di grande eventi è possibile, se non addirittura probabile, che Jannik Sinner riesca a scavalcare Novak Djokovic al comando del ranking Atp.
Un’eventualità che non toglie il sonno al giovane campione altoatesino, quanto mai determinato a lasciare il segno anche sulla superficie finora meno congeniale alle sue caratteristiche. E la sensazione è che Sinner sia cresciuto a tal punto da rendere al massimo delle sue possibilità anche sul rosso.
Il talento di San Candido sogna un giorno di potersi imporre sulla terra con la stessa disarmante facilità di colui che ha fatto la storia del tennis mondiale e in particolare del Roland Garros, vale a dire Rafa Nadal. Il fuoriclasse maiorchino ha avuto la capacità di conquistare gli Open di Francia per ben quattordici volte, un record inavvicinabile per chiunque.
L’ultimo trionfo risale ad appena due anni fa, al 2022. Da allora però “Don Rafa” ha dovuto fare i conti con un drammatico cedimento fisico che lo ha tenuto per oltre un anno lontano dai campi. Nel Masters 1000 in corso a Madrid il fuoriclasse spagnolo ha dato segnali significativi di una crescita significativa sotto l’aspetto atletico e la speranza di tutti è di ritrovarlo al massimo della forma proprio nella ‘sua’ Parigi.
Il commento più emozionante, per non dire commovente, su Nadal è arrivato proprio da Sinner che nel corso della conferenza stampa successiva alla vittoria su Sonego ha rivolto parole al miele nei confronti del grande campione di Manacor: “Rafa è stato una fonte di ispirazione per il suo spirito combattivo, non si è mai lamentato di nulla ed è veramente speciale”, il commento dell’altoatesino.
Tra i due ci sono quindici anni di differenza e non è un caso che Nadal per Sinner sia stato un modello da prendere a riferimento: “Rafa ha dato tanto al nostro sport: una mentalità diversa, come affrontare gli allenamenti e le partite, come emergere da situazioni difficili. Vederlo giocare mi rende sempre felice”. Non si può escludere a questo punto che i due, magari proprio a Parigi, non debbano affrontarsi in un match che avrebbe risvolti quasi epici.
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