L’annuncio ha mandato su tutte le furie i sostenitori del tennista altoatesino Jannik Sinner: è evidente che abbia occhi solo per lui
20 anni, 2 Slam all’attivo e 13 titoli vinti in singolare. Carlos Alcaraz è un giocatore che non ha più, oramai, bisogno di presentazioni. È uno dei migliori tennisti su piazza e non v’è dubbio sul fatto che, a dispetto della sua giovanissima età, abbia già fatto cose pazzesche. Tanto da essere stato, addirittura, seppur per un breve lasso di tempo, il numero uno del ranking Atp.
In tanti credevano, al suo esordio nel circuito maggiore, che fosse il legittimo erede di Rafael Nadal. Più per una questione di nazionalità, essendo lui spagnolo come il mancino di Manacor, che non di similitudine fra stili. Questa ipotesi, nel tempo, si è comunque ulteriormente sviluppata. L’opinione pubblica non si limita più ad assimilare il fenomeno di Murcia al pluricampione Slam; come si evince dalle dichiarazioni diffuse nelle scorse ore, anzi, c’è chi è convinto che Carlitos “sintetizzi” alla perfezione il meglio di due atleti che hanno fatto la storia del tennis.
Ad essersi espresso in merito è stato Emilio Lopez che è intervenuto a Punto de break e che, in quella sede, ha fatto delle riflessioni piuttosto interessanti a proposito del suo giovane e talentuoso connazionale. Non si è limitato ad accomunarlo a Rafa, cosa già detta e stradetta, ma si è spinto oltre, articolando in maniera piuttosto precisa le sue tesi.
Per lui è riduttivo affermare che Alcaraz sia il successore di Nadal: è convinto, di contro, che sia un mix perfetto tra Roger Federer e Rafa. “Ne è l’erede”, ha sentenziato Lopez, alludendo al fatto che Carlitos, proprio come loro, abbia quel tipo di mentalità che permettersi di adattarsi “sempre ad ogni situazione”. Come hanno fatto sin da subito, appunto, i due pluricampioni Slam.
Delle parole assai lusinghiere, dunque, che di certo avranno inorgoglito il giovane fenomeno murciano. Ma che non avranno fatto piacere, invece, agli italiani, per un motivo ben preciso. Non perché ce l’abbiano con l’iberico, giammai, essendo lui molto legato al pupillo azzurro per eccellenza. Il problema, piuttosto, è che Lopez ha completamente “snobbato” il nostro Jannik Sinner.
Non solo non lo ha mai nominato, ma ha anche “dimenticato” di sottolineare come siano due, ora come ora, i fenomeni più in vista del circuito maggiore. Semplice distrazione, o palese predilezione per il vincitore degli Us Open 2022 e di Wimbledon 2023?
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