C’è grande attesa per vedere all’opera Jannik Sinner nei prossimi tre grandi tornei sulla terra battuta. Madrid, Roma e Parigi lo attendono
Un tris di grandi eventi per capire se e quanto Jannik Sinner abbia compiuto importanti e significativi progressi sulla terra battuta. Il ventiduenne tennista altoatesino, numero due del ranking Atp, sta per affrontare il periodo più delicato della stagione con un obiettivo ben preciso da raggiungere: il sorpasso in vetta alla classifica mondiale ai danni di Novak Djokovic.
Non sarà una passeggiata, ma si tratta di un traguardo ampiamente alla portata del vincitore degli Australian Open soprattutto perché Sinner nei prossimi tre appuntamenti dovrà difendere appena una manciata di punti. Si parte con il Masters 1000 di Madrid, seguito a ruota dagli Internazionali d’Italia a Roma e dulcis in fundo la chiusura stellare con il Roland Garros.
Milioni di tifosi italiani sono pronti a sostenere quello che si avvia a diventare il tennista italiano più forte di tutti i tempi e che a giudicare da quanto si è visto a Montecarlo è in grado di poter vincere almeno uno dei tre prossimi eventi. Roma attende Sinner a braccia aperte, ma il sostegno del pubblico di casa non basterà per battere i suoi rivali più forti: Djokovic senza dubbio, ma soprattutto Carlos Alcaraz.
È proprio il talento di Murcia l’avversario più insidioso, forse l’unico in questo momento in grado di tenere ampiamente testa all’atleta azzurro. Di questo è fermamente convinto anche un ex grande campione, ora commentatore e opinionista a La Domenica Sportiva.
Nel rispondere a una precisa domanda su chi sia più forte tra Sinner ed Alcaraz, Adriano Panatta ha regalato una grande delusione a tutti i tifosi dell’altoatesino: “Credo che oggi Alcaraz sia un pochino più forte se giocano tutti e due al 100 percento. Però Sinner è molto più costante per cui se Alcaraz gioca al 98 percento Sinner lo batte. Però sul match secco lo spagnolo è ancora un pochino in vantaggio se giocano entrambi al massimo”.
Quello di Panatta resta un parere, per quanto autorevole e credibile sia. Un altro grande ex giocatore italiano, Paolo Bertolucci, la pensa diversamente: “Sinner è già il numero uno al mondo. Alcaraz un talento straordinario, ma non ha la continuità di rendimento di Sinner che nel complesso è superiore allo spagnolo“. Due opinioni diverse ma non troppo, in fondo. Ora spetta a Sinner dimostrare la sua superiorità nei confronti dell’amico e rivale Alcaraz.
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