Alex Zanardi, l’addio è commovente anche per lui: se ne va un pezzo di storia. L’annuncio è arrivato nei giorni scorsi
Negli ultimi giorni è arrivata la notizia: se ne va un pezzo di storia, l’addio è commovente anche per Alex Zanardi e non solo. Anche tutti gli altri grandi dello sport che hanno ricevuto cure dal diretto interessato lo salutano con affetto. Giuseppe Olivieri, un nome e cognome che a molti non dirà nulla, ma che invece ha dietro varie storie molto commoventi.
Il dottor Olivieri ha lasciato la guida della Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Siena dopo anni per sopraggiunti limiti di età. Se ne va in pensione, il suo apporto era apprezzatissimo da molti. Il suo volto è diventato celebre quando spiegò le condizioni di Zanardi dopo l’incidente occorso all’ex pilota di Formula 1, nell’estate del 2020. L’ex pilota andò a schiantarsi con la sua handbike contro un camion. Il dottore lavorava lì dal marzo 2004. Dopo venti anni ecco l’addio ma solo per andare in pensione.
Dal 16 aprile ha lasciato il suo posto, per la tristezza di chi aveva in lui un punto di riferimento in quella Azienda Ospedaliera. L’addio è stato annunciato da quest’ultima con una nota, in cui si sono tessute le lodi al dottore.
“Ha contribuito alla crescita del reparto e della specialistica, rendendola un punto di riferimento per i pazienti e per gli altri medici. Si stima che sono circa 15mila gli interventi neurochirurgici da lui fatti in 20 anni”, si legge dalla nota. Più nei dettagli è stato lui ad operare Zanardi nell’estate del 2020 in seguito all’incidente e la mattina dopo si presentò ai giornalisti all’esterno dell’Ospedale e parlò loro con grande umanità, rivelando ai cronisti con parole chiare la criticità della situazione clinica dell’ex pilota. Spiegò però che la battaglia poteva essere vinta, infondendo un briciolo di speranza a tifosi e addetti ai lavori. Non solo Zanardi, il dottor Oliveri ha curato anche un altro grandissimo del mondo dello sport.
Ci riferiamo all’indimenticato Paolo Rossi, assistendolo in diverse occasioni specialmente durante la sua grave malattia che poi l’ha portato al decesso nel dicembre 2020. L’ex attaccante della Nazionale si fidava del dottor Olivieri, tanto che quest’ultimo ha reso noto le dinamiche della malattia di Pablito solo dopo la sua morte, proteggendolo dalla curiosità di giornalisti e tifosi.
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