Un nuovo lutto ha colpito il mondo dello sport italiano, nelle ultime ore si è spenta un’altra figura importante
L’inizio di 2024 drammatico continua con un altro lutto. Una bruttissima notizia soprattutto per il mondo dello sci visto che, nelle scorse ore, è venuto a mancare Michele Stefani. Quest’ultimo è considerato come uno degli ex sportivi più importanti e rappresentativi di Madonna di Campiglio ed, appunto, ex componente della nazionale di sì (dove ha svolto anche il ruolo di allenatore).
Nativo di Vigo Rendena nel 1948 ha sempre avuto la passione per lo sci sin da piccolino. I suoi inizi furono a dir poco clamorosi ed importanti con la vittoria di medaglie dalle giovanili fino ad arrivare all’arruolamento con il Centro Sportivo Carabinieri. L’esordio avvenne a “casa” sua, ovvero nella 3-Tre del ’67, in quella occasione si classificò al 28mo posto.
Pochi giorni più tardi l’esperienza sulla pista a Campiglio dove riuscì ad arrivare 32esimo. Sempre in quell’anno, però, riuscì ad arrivare al primo posto ed a vincere il titolo italiano juniores di slalom speciale. Tanto da battere una vera e propria icona di quello sport come Gustav Thoeni sulla pista di Limone Piemonte.
Lutto nello sci, addio a Michele Stefani: una icona dello sport
Poi l’esordio in Coppa del Mondo il 24 gennaio del ’69 in Francia, precisamente a Megève, in Francia, dove arrivò al nono posto. Nel febbraio del ’71 negli Stati Uniti D’America, a Sugarloaf, negli Stati Uniti, arrivò quarto. Del 1971 è anche il miglior piazzamento in classifica generale, con il ventottesimo posto, grazie anche al quinto posto in discesa a Megeve. In discesa libera colse anche l’ultimo piazzamento nel circuito di Coppa del mondo il 7 gennaio 1973 a Garmisch-Partenkirchen.
Nel corso della sua carriera ha conquistato 3 podi in Coppa Europa. Nel 1973 si procurò un brutto infortunio nella discesa libera di Wengen Stefani: si fratturò il femore sinistro per via di una rovinosa caduta. Successivamente provò a recuperare per tornare in pista, ma fu costretto a ritirarsi dallo sci agonistico.
Dal 1970 divenne maestro di sci, nel ’75 (per cinque anni) responsabile del settore giovanile femminile. Poi passò per 3 stagioni ad allenare la squadra maschile giovanile, nel 1987 venne nominato coordinatore del settore discesa libera della nazionale italiana di Coppa del Mondo. Dal 1988 al 1992 allena lo Sporting Club Campiglio, viene nominato direttore di pista della 3 Tre World Cup fino al ’97 dove diventò anche delegato FIS.
Dal ’92 al ’98 allenò i giovani atleti del Comitato Toscano. Nel 2016 il CONI gli riconobbe la “Palma al merito tecnico” per la sua straordinaria carriera.