Editoriale Calcio

Come in un sogno, peggio di un incubo

Come nei sogni, più bello dei sogni. Come in un incubo, peggio di un incubo. La doppia faccia dello stesso derby. Quello che ha consegnato lo scudetto all’Inter. È storia. Il Diavolo ha mandato in paradiso a prendersi la seconda stella i nerazzurri. Meritato anzi stra-meritato. Inzaghi è stato mostruoso, Pioli è stato presuntuoso. Dopo lo scudetto di due anni fa, l’allenatore del Milan ha sbagliato tutto a livello di comunicazione. Dopo la finale in champions dell’anno scorso Inzaghi, se possibile, è migliorato e ha migliorato ancora l’Inter. Le vittorie ti possono dare alla testa. È quello che è successo a un Pioli lontano parente del tecnico ammirato negli anni pre titolo. La panchina del Milan l’ha persa nel mio mese più importante per come ha preparato la doppia sfida contro la Roma in Europa league e il derby di campionato. Eppure ci era arrivato anche bene con la squadra che sembrava al top della forma. Ma la troppa convinzione di Pioli ha generato un harakiri pazzesco. Le due partite con la Roma le ha perse in campo, ma soprattutto fuori dal campo. Non puoi andare in conferenza stampa alla vigilia della partita e dire come prima cosa che il Milan è sullo stesso livello di Real e City. Non lo puoi mai dire, soprattutto perché non è vero, ma ci fai credere così tanto i giocatori da portarli a snobbare l’avversario. È successo sia all’andata che al ritorno. Non puoi presentarti ai microfoni dopo il sesto derby perso di fila e dire a proposito del tuo futuro che anche Inzaghi 14 mesi fa era in difficoltà. E non puoi disertare una conferenza stampa perché hai perso il decimo derby su 15 consegnando lo scudetto ai cugini. Qualcuno sarà stato poco milanista (cit.) ma Pioli è stato poco umile. Complimenti ad Inzaghi e complimenti a Thiago Motta che ha quasi blindato un posto in champions. Il Bologna ha battuto la Roma all’Olimpico giocando soprattutto un primo tempo irreale per ritmo e corsa, aiutato dalle giocate altrettanto irreali di Zirkzee. Attenzione il 9 del Bologna è un 9 solo sulla maglia perché è tanto altro, è una sorta di regista offensivo, per questo chi lo prenderà  deve essere consapevole delle sue caratteristiche e non lo deve snaturare altrimenti si rischia di bruciarlo. Roma un po’ stanca per le fatiche di coppa e attesa da una settimana terribile. Malissimo Maresca per la gestione dei cartellini soprattutto all’inizio. Una partita del genere avrebbe avuto bisogno di un arbitro diverso.

Valentina Ballarini

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