L’addio di Marc Marquez alla Honda può fare da preludio a una serie di cambiamenti importanti tra i piloti nel Circus della MotoGP
Il primo importante e clamoroso passo è stato compiuto da Marc Marquez che dopo un decennio abbondante ha dato il suo addio alla Honda e detto sì alla proposta del team Gresini. Il Cabroncito molto probabilmente resterà un anno solo alla guida della Desmosedici, ma può aver dato il via a un effetto domino dalle conseguenze imprevedibili.
Va sottolineato soprattutto un dato inequivocabile che consiste nella crisi delle scuderie giapponesi. La stessa Honda non sembra in grado, almeno nel breve periodo, di tornare competitiva ad alti livelli mentre la stessa Yamaha, dopo l’ultimo titolo mondiale conquistato nel 2021, sta faticosamente cercando di recuperare almeno in parte le posizioni perdute.
Il pilota di punta della scuderia di Iwata, il francese Fabio Quartararo, nelle ultime tre stagioni non ha potuto far altro che cedere il passo allo strapotere della Ducati senza poter in alcun modo lottare per il vertice della classifica piloti. E in più occasioni il centauro nizzardo ha sottolineato la soverchiante superiorità della scuderia di Borgo Panigale.
Qualche giorno fa però è arrivata la notizia che in qualche modo potrebbe rilanciare le ambizioni della Yamaha in vista dei prossimi anni. L’annuncio ufficiale del rinnovo di contratto dello stesso Quartararo fino al 2026 è stata letta da parecchi osservatori come il segnale di una prima timida riscossa della scuderia nipponica.
Marquez, il futuro è ancora da scrivere: affiora una suggestione che lascia di stucco i tifosi
Quartararo ha subito commentato la sua decisione con una frase che fa rinascere la speranza in tutti i suoi tifosi: “Resto alla Yamaha per la bontà del progetto“. Ciò significa che il team di Iwata è seriamente intenzionato a compiere grandi investimenti per riportarsi ai vertici della MotoGP.
Una crescita forse graduale ma progressiva e senza intoppi, così da riacquisire la competitività di un tempo in un arco temporale non superiore ai due anni. In molti, come evidenziato da ‘ElNacional.cat’, a questo punto si domandano se anche Marquez, magari proprio nella prossima stagione, non possa optare per un clamoroso ritorno alla ‘casa madre’.
La risposta ad oggi è scontata: diversamente dalla Yamaha la Honda non sembra aver stanziato budget significativi per tornare ad alti livelli ed è proprio questa la ragione che ha spinto il fuoriclasse di Cervera a scegliere di cambiare strada. Una decisione quasi certamente definitiva.