Nel 3 a 0 imposto a domicilio dal Lecce al Sassuolo, c’è stato spazio anche per la seconda rete stagionale di Valentin Gendrey, autore del gol che ha sbloccato il match all’11’. Il terzino francese si è confermato anche con Gotti uno dei punti fermi dell’undici titolare giallorosso: da inizio anno, solamente in due occasioni è partito dalla panchina, subentrando comunque nel corso del secondo tempo.
L’agente del giocatore Bruno Satin è intervenuto in esclusiva per parlare di lui, a SPORTITALIA.
Quanto è cresciuto quest’anno?
“Sente la fiducia del club. Questa fiducia c’è perché è un ragazzo affidabile, un gran lavoratore, un ragazzo umile. Non fa il fenomeno, raccoglie i risultati di ciò che sta seminando”.
L’affidabilità è la prima caratteristica, infatti è quasi sempre titolare. Quest’anno però ha aggiunto qualche gol, che non guasta.
“E’ così, prima l’allenatore non voleva lasciarlo andare sui piazzati e sui corner, preferendo averlo in copertura in mezzo al campo nel caso di contropiedi. In questo modo non poteva sfruttare il suo gioco aereo, ma lui di testa è bravo. Adesso si è capito che è un pericolo per le squadre avversarie”.
Oggi è fra gli esterni più affidabili in A?
“Senz’altro, basta guardare il minutaggio. Poi a livello difensivo in Serie A ci sono pochi giocatori che sono al suo livello. Prima difende chiudendo ogni spazio e corridoio, nell’uno contro uno è difficile superarlo. Anche giocatori forti come Leao e Kvaratskhelia hanno faticato con lui. Si è stupito quando il Lecce ha giocato contro il Milan ed il tecnico ha schierato Venuti. Dopo 20 minuti la partita era chiusa…”.
L’anno scorso è arrivata la chiamata dall’Under 21 per gli Europei. Non è fortunato ad essere francese vista la concorrenza, ma la Nazionale maggiore è un obiettivo?
“Sicuramente. L’anno scorso è arrivata questa sorpresa, ma in Francia non c’è nessun terzino destro che convinca tutti. Al Marsiglia c’è Clauss che è bravo a livello offensivo, poi c’è Koundé del Barcellona che però non è terzino, dunque non ha la stessa proiezione degli altri e non passa spesso la metà campo. Poco a poco Valentin sta diventando una alternativa che può diventare credibile. Lo stesso Clauss poi è arrivato in Nazionale a 30 anni, Valentin ne ha solo 23 dunque deve pensare a migliorare”.
Non è un segreto che la scorsa estate, dopo l’Europeo Under 21, siano arrivati interessamenti per lui. Dovesse chiudere bene, pensa che sarà difficile trattenerlo in caso di offerte importanti?
“Sicuramente se arrivasse un’offerta importante pensiamo che verrebbe considerata dal Lecce, poi dopo c’è da vedere da dove arriverà e se questa dovesse soddisfare i dirigenti giallorossi”.
“Da dove” anche perché in Italia sta bene, no?
“Assolutamente, a Lecce c’è una tifoseria impressionante, sia in casa che in trasferta. Vediamo se arriverà la salvezza, poi a fine stagione valuteremo insieme alla società eventuali opportunità interessanti che dovessero esserci. E’ cresciuto tanto, è diventato di buon livello ed un punto fermo per il Lecce, è rimasto umile, non crea problemi nello spogliatoio, è un professionista dentro e fuori dal campo”.