Cosa è successo a Marc Marquez (Sportitalia - ANSA)
Marc Marquez è in piena lotta per emergere nel tourbillon della Ducati, con molti piloti che provano a dire la loro per il titolo mondiale
Lo spagnolo è entrato a gamba tesa nell’universo di Borgo Panigale, con nessun timore reverenziale nei confronti del campione in carica Bagnaia (vedi Portimao) e con la speranza di fare le scarpe a Bastianini nel Team Factory.
L’inizio di stagione di Marc Marquez è stato positivo per alcuni versi e molto meno per altri. Lo spagnolo ha mostrato degli ottimi spunti con la Ducati del Team Gresini nel primo Gran Premio stagionale a Losail, centrando la top-5 sia nella Sprint che in gara, ma poi ha dovuto fare i conti con una doppia pesantissima caduta a Portimao ed Austin. La prima causata da uno scontro con Pecco Bagnaia, in cui forse la responsabilità era di entrambi e il secondo per un’ingenuità quando si trovava in testa alla gara.
La confidenza di Marquez con la ruota anteriore della sua Ducati non è ancora ottimale, specie dopo essersi confrontato per un decennio sempre con la Honda HRC. Il #93 sta pian piano progredendo nel suo apprendimento del mezzo, ma gli manca ancora qualcosa per essere al livello di Martin e degli altri big. Il fatto di non avere una GP24 sicuramente sta influendo, visto che il progetto attuale dell’ingegner Dall’Igna pare avere un certo vantaggio sulla versione precedente.
La stampa spagnola è sicura che Marquez sia in un certo qual senso boicottato dalla Ducati, intenta più a favorire i suoi piloti ufficiali che un esponente della galassia dei satelliti. Le richieste a più riprese del clan del #93 di avere una GP24 a disposizione sono state sempre rifiutate da Borgo Panigale e ora appare chiaro che una delle priorità del team italiano è non creare confusione.
Un Marquez super competitivo è un bene ma al contempo anche un rischio, perché si può arrivare alla conclusione descritta da Zarco dopo l’incidente di Portimao: avere un lupo nel pollaio. Le lotte intestine potrebbero creare dei problemi in chiave campionato, specie perché KTM e Aprilia sembrano essere abbastanza veloci da impensierire anche i campioni in carica. A Marc non resta che iniziare ad andare forte per conto suo sin dal Gran Premio di casa di Jerez, per spuntare magari qualche trattamento migliore più avanti. Per ora i suoi errori pesano cari.
Angelo Papi
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