Un Milan fortemente insufficiente è uscito sconfitto anche dall’Olimpico. La Roma ha tritato il Milan sotto diversi punti di vista. Prima nei gol realizzati dai giallorossi, partiti benissimo per mettere in ghiaccio la qualificazione: “Sono state due partite equilibrate”, ha detto Mancini. E’ vero, ma l’interpretazione dei rossoneri è stata fortemente deficitaria. Sia nelle scelte di Pioli sia nell’atteggiamento remissivo e ai limiti dell’accettabile di alcune pedine, come Leao, che nella ripresa ha sbagliato l’impossibile, giocando con troppa sufficienza. Nel derby i rossoneri cercano le risposte mancanti. O meglio, servirà un approccio quantomeno meritevole dei contenuti tecnici e agonistici della stracittadina. Theo, Leao e Pulisic per fare la differenza.
Consapevolezza e ritmo, oltre a un’intensità che non si vede: le chiavi del Milan scudettato non si sono più viste. C’è la sensazione che Pioli, che ha schierato inizialmente Calabria mediano per far spazio a Musah a destra, ha un po’ perso la bussola.
Non certamente da oggi, ma i calciatori parlano con il linguaggio del corpo e se Leao e Theo, riferimenti del settore sinistro e non solo, non potenziano la manovra, il calo mentale e fisico è naturale conseguenza. La Roma si difende bene anche in dieci, il Milan circola il pallone sbagliando tantissime scelte. Si può continuare così? Alla dirigenza le risposte adeguate…
E per il derby servirà ben altro, anche se la prestazione non basterà ovviamente a salvare una stagione fortemente deludente.