Si avvicina sempre più il ritiro di Rafa Nadal: dopo le dichiarazioni dello spagnolo a Barcellona, ne fanno seguito altre
E’ durata solo due turni l’avventura di Nadal a Barcellona, nel torneo che segnava il suo ritorno in campo a livello ufficiale dopo Brisbane, a gennaio. Lo spagnolo ha ritrovato finalmente la terra rossa, la sua superficie preferita, a due anni di distanza. Ma con segnali non proprio incoraggianti per il futuro.
Aveva fatto ben sperare la vittoria all’esordio contro Flavio Cobolli. Successivamente, però, il tabellone ha messo di fronte allo spagnolo la testa di serie numero 4 del torneo, un Alex De Minaur in grande forma. E l’australiano, attuale numero 11 del mondo, ha prevalso per 7-5 6-1.
Al termine della sfida, Nadal ha come sempre evidenziato con grande chiarezza e onestà la situazione. Spiegando di non essere in grado, al momento, di tenere un ritmo e un livello elevato per due o tre ore. Il che ha gettato più di qualche ombra sulle partecipazioni ai prossimi tornei.
Nadal ha ribadito di affrontare le sfide quotidiane con positività e di voler continuare a lavorare duramente per farsi trovare pronto. Ma avvicinando il momento del suo ritiro confermando che quella di quest’anno resterà la sua ultima partecipazione a Barcellona. Si fa sempre più probabile, dunque, l’ipotesi di vederlo smettere a fine anno.
Nadal battuto da De Minaur, ma nemmeno l’australiano festeggia: le sue parole
Una eventualità che rende triste anche chi lo ha appena battuto. Già in campo, De Minaur si era quasi ‘scusato’ con il pubblico di Barcellona, per aver sconfitto l’idolo di casa e aveva scelto il basso profilo a partita finita, senza esultare particolarmente.
Un atteggiamento ribadito in conferenza stampa, in cui ha spiegato: “Già dal momento del sorteggio sapevo che c’era l’eventualità di affrontarlo e che sarebbe stata una partita speciale, diversa da quelle che abbiamo avuto in passato. Prima, mi sarei preoccupato maggiormente di come affrontare la sfida tatticamente. Ho ottenuto una vittoria che contro di lui non pensavo avrei mai raggiunto e sarà qualcosa che potrò raccontare a fine carriera. Ma sono triste come tutto il mondo del tennis, non vorrei che Rafa smettesse di giocare. I suoi valori e il suo modo di giocare sono stati gli ideali che mi hanno guidato fin da piccolo”.