Poco reattiva, distratta, senza idee, la terza Juventus dell’Allegri 2 è un disastro. La stagione sta finendo nel più negativo dei modi la squadra ha ormai abbandonato ogni velleità e punta solamente ad entrare in Champions League. L’allenatore ha abbassato ulteriormente le attese della stagione e punta ad arrivare in Champions anche solamente passando dal 5° posto. Una possibilità ufficialmente creatasi solo nell’ultima settimana e che in una situazione normale non varrebbe assolutamente un posto nella massima competizione europea.
Juventus, la Champions League è davvero a rischio
Ieri è arrivato l’ennesimo risultato negativo. Un punto in casa di questo Cagliari, in altre situazioni sarebbe stata un’ottima notizia. In questa condizione di classifica, in cui la Juventus ha vinto solo due delle ultime 12 gare di campionato è estremamente negativa. E Allegri è ovviamente uno dei primi responsabili. Il tecnico livornese sembra non essere in grado di trasmettere il giusto spirito alla squadra. Ma il trend è chiaro, dietro la Juventus, Roma, Bologna e Atalanta corrono e stanno riducendo il margine e i bianconeri difficilmente si riprenderanno dalla crisi. A sentire il tecnico della Juve, la corsa va fatta sul 6° posto quello occupato oggi dalla Dea.
Il rischio, con l’Atalanta che deve anche recuperare una gara, per la Juventus e Allegri con questo rendimento da un punto a partita, è quello di farsi davvero male. Non fare nemmeno il quinto posto potrebbe essere un dramma per la programmazione, anche se esiste l’eventualità in cui, la 5^ in classifica sia una tra Atalanta e Roma e, se la formazione 5^ dovesse vincere l’Europa League, il “posto bonus” scalerebbe alla 6^ in graduatoria.
Comunicazione esasperante
Se la squadra va male sul campo, anche fuori dal campo le cose stanno comunque andando male. Le parole di Giuntoli nel prepartita sono esasperanti. Nonostante la sensazione e le voci portino tutte verso una separazione tra Allegri e la Juventus, il responsabile dell’area tecnica bianconera continua a parlare di ottimo lavoro della Juve. Eppure quella stessa Juve, negli ultimi tre mesi, non solo non è all’altezza del nome che porta, ma sta facendo numeri da zona retrocessione. Difficile giustificare una linea comunicativa del genere, di fronte a questa quantità di risultati negativi. Serve chiarezza sul futuro di Allegri. Perché evidentemente il tecnico non può davvero aver convinto i dirigenti, e se la decisione è davvero quella di separarsi, l’apparente difesa del suo lavoro non sta comunque funzionando.