C’è un elemento che forse più di qualunque altro incarna l’identità di un club come il Liverpool. Più che un mito, verrebbe da dire, è un tratto distintivo. Un aspetto che con rituale ciclicità si ripresenta nella storia dei Reds, come fosse una componente fondante, la pietra angolare su cui poggia da sempre. La capacità di edificare una rimonta da situazioni di svantaggio è diventato quasi un cliché per il Liverpool, che ha scritto buona parte dei capitoli nella storia dei più celebri comeback in Europa e in patria.
L’incipit della leggenda i tifosi Reds lo fanno risalire tra 1976 e 1977, con due epiche gare che hanno cementato il mito. In prinicpio fu la rimonta in finale di andata in Coppa Uefa contro il Club Brugge, in cui Liverpool riuscì a segnare 3 gol in 6 minuti in svantaggio di 2 gol per tutta la partita, portandosi poi a casa la Coppa in Belgio con 1-1 al ritorno. Un anno dopo l’impronosticabile avvenne ancora con una strepitosa rimonta ad Anfield a quarti di Coppa dei Campioni, contro il Saint-Étienne, con un gol di Fairclogh a 6’ dalla fine che decretò il 3-1 cancellando l’1-0 dell’andata in Francia. Fu in quella occasione che si fondò l’immaginario collettivo riguardo all’atmosfera incandescente di Anfield. Quel Liverpool – guidato da Bob Paisley – divenne poi Campione d’Europa per la prima volta, in finale a Roma.
Ma la storia del Liverpool è costellata di imprese simili, decennio dopo decennio. Dal clamoroso 2-1 del 2001 in Finale di FA Cup contro l’Arsenal, con 2 gol di Michael Owen negli ultimi 7 minuti a rendere ininfluente il gol di Ljungberg al 72′ allo storico 3-3 di Istanbul ai danni del Milan (rimontato da 0-3) in finale di Champions League. Arrivando a due autentici miracoli firmati proprio Jurgen Klopp: lo spettacolare 4-3 in Europa League contro il Dortmund nel 2016, arrivato dopo lo 0-2 iniziale e il conseguente 1-3, e, soprattutto, la rimonta di quel surreale Liverpool-Barcellona in Champions League nel 2019. 0-3 all’andata, 4-0 al ritorno ad Anfield. Ultimo grande accenno a una caratteristica esemplare nell’identità di questo club.
Al Gewiss i Reds vogliono arricchire il faldone con una nuova appassionante sceneggiatura, potendo contare anche sui rientri importantissimi di Alexander-Arnold e Alisson. “Siamo qui per un solo motivo: provare a vincere la partita, partendo da una prestazione importante. E questo è tutto”, ha detto Klopp in conferenza. “Sono in questo sport da tanto tempo da sapere che c’è sempre una partita di ritorno”. Sarà quindi un Liverpool totalmente votato all’attacco per recuperare lo 0-3, motivo per cui Klopp è pronto a schierare insieme MacAllister, Szboszlai e Elliott a centrocampo. L’obiettivo è chiaro: edificare l’ennesima rimonta europea nella storia di un club che lo ha reso ormai un autentico tratto distintivo.
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