Andrea Dossena il Liverpool lo conosce bene, avendo militato in maglia Reds per 1 stagione e mezza. Intervenuto in esclusiva per SPORTITALIA, l’ex esterno ed attuale tecnico della Pro Vercelli in Serie C ha parlato della sfida di stasera che attende l’Atalanta di Gasperini. Inoltre Dossena ha detto la sua in merito ad un’altra sua ex squadra, il Napoli, che sta vivendo una stagione da incubo sotto tutti i punti di vista.
Nonostante l’Atalanta ci abbia abituati a grandi imprese, l’ha stupita ancora una volta ad Anfield?
“Prima del match d’andata avevo detto che secondo me l’unica che potesse pensare di battere il Liverpool fosse l’Inter, anche se l’Atalanta viaggiasse a ritmi europei, questo dice tutto. 0 a 3 ad Anfield non avrei potuto prevederlo nemmeno nei sogni più rosei”.
Come è stato possibile?
“E’ stata una partita un po’ strana, il Liverpool nel primo tempo ha avuto le sue occasioni, senza riuscire a fare gol. Gasperini giustamente questo lo sa ed infatti ha detto che oggi i suoi devono partire dallo 0 a 0. Poi i Reds sono incappati in un’altra sconfitta interna, contro il Crystal Palace e questo pesa, non è la normalità per loro”.
Insomma, la Dea può sognare.
“Deve limitare i danni, partendo come detto dallo 0 a 0. Perché la qualificazione non è ancora sicura, però partire da un 3 a 0… Se il ritorno fosse stato ad Anfield non sarei stato comunque sereno, ma essendo a Bergamo cambia”.
Oltre alla partita meravigliosa fatta dalla squadra di Gasperini, i Reds sono incappati in una serata nera. Stasera si aspetta una reazione “furiosa” degli inglesi?
“Senz’altro, ma davanti Klopp avrà una squadra che non è l’ultima arrivata e dovrà provare a rimontarle tre gol. Se l’andata fosse finita 0 a 0 avrei dato qualche chance in più agli inglesi, ma per fare 3 gol a Bergamo significa che devi attaccare, ti devi sbilanciare e quindi anche rischiare tanto. L’Atalanta dovrà reggere l’impatto iniziale”.
Arrivati fino a qui, dovesse passare il turno l’Atalanta potrebbe sognare la vittoria della Coppa?
“Partiamo dal presupposto che non sia stata fortunatissima nel sorteggio, dato che al turno successivo potrebbe incontrare il Marsiglia. Certo dopo aver battuto 3 a 0 il Liverpool puoi sognare grandi imprese, ma servirebbe appunto un’altra impresa”.
Da collega allenatore: i tecnici passati sulla panchina del Napoli quest’anno hanno avuto un compito… un po’ ingrato?
“Sì, ma d’altronde De Laurentiis ha ammesso che questa situazione sia arrivata per colpa sua. Il post-Spalletti si sapeva che sarebbe stato durissimo per chiunque fosse arrivato. Un po’ perché avevano iper-performato lo scorso anno. Certo, nessuno si sarebbe aspettato un Napoli così distante dalla vetta. Quando le cose non vengono, cambia tutto. Come l’ambiente che lo scorso anno li ha trascinati, invece quest’anno sono arrivate tante critiche da ogni lato”.
A questo punto il prossimo anno serve per forza ripartire da una figura forte come quella di Conte, oppure può essere intelligente farlo anche da un allenatore emergente come può essere Italiano?
“Sarebbero due prospettive completamente diverse. Conte vorrebbe la gestione del gruppo, ma al contempo la garanzia di non avere interferenze esterne: sa come si fa a vincere e andrebbe accettato in tutto e per tutto per come è. Italiano invece farebbe un percorso diverso puntando ad aprire un ciclo più lungo crescendo insieme. Oltre al tecnico però va considerata un’altra cosa”.
Quale?
“Che il Napoli non giocherà la prossima Champions e dunque qualche giocatore importante vorrà andare via dunque non sarà così semplice ripartire da un tecnico importante. Perché Conte se arriva ti chiede giocatori di un certo tipo”.
La sua Pro Vercelli crede ai play-off?
“Ci proviamo, ora abbiamo due sfide importanti, con 6 punti in palio. Con 3 saremmo dentro, quindi dovremo provare a vincerne almeno una delle due, vedremo come andrà. Ce la stiamo mettendo tutta e da inizio stagione solo in due giornate non siamo stati dentro al gruppo play-off. Sarebbe uno smacco non riuscirci”.
E’ fiducioso nonostante siate un po’ decimati?
“Di infortuni non ne abbiamo avuti tanti, ma domenica però di 4 centrali difensivi ne avrò solo uno a disposizione. Insomma, fra squalifiche e gli attuali stop non è facile. Ma non ci siamo mai lamentati e non lo vogliamo fare ora, ce la metteremo tutta per arrivare all’obiettivo”.