La Ferrari attende con ansia l’arrivo di Lewis Hamilton che sarà a Maranello all’inizio del prossimo anno. Intanto affiorano perplessità
Il 2025 sembra di là da venire, ma in realtà solo una manciata di mesi separa Lewis Hamilton dal suo esordio alla guida della Ferrari. L’annuncio clamoroso dello scorso febbraio attraverso il quale la scuderia di Maranello ha comunicato l’ingaggio del sette volte campione del mondo di Formula 1 ancora riecheggia nel Circus delle quattro ruote.
Da quel momento, in una sorta di escalation dialettica, è nato e cresciuto un ampio e acceso dibattito in merito all’opportunità da parte del Cavallino Rampante di puntare tutto o quasi su un pilota che a gennaio del prossimo anno festeggerà i suoi primi quarant’anni. E proprio intorno a questo interrogativo si sono formati e fatti strada due schieramenti contrapposti.
Da un lato i favorevoli a prescindere, coloro i quali hanno la certezza che grazie all’arrivo di Hamilton la Rossa tornerà a dettare legge in Formula 1. Dall’altro invece parecchi tra tifosi e osservatori che nutrono fondate perplessità sulla capacità del pilota inglese di restituire alla Ferrari lo status di macchina da battere. Un bel dilemma e soprattutto un dibattito decisamente intrigante.
Un attento studioso dell’universo della Formula 1 come Peter Windsor appartiene a questo secondo ‘partito’. L’esperto giornalista ed ex team manager della Williams nei primi anni novanta mette in guardia sia la scuderia modenese che lo stesso Hamilton e spiega quali siano i rischi per entrambi in vista del prossimo anno.
Ferrari, allarme ‘rosso’: perché Hamilton rischia di essere un flop
Secondo Windsor l’approdo di Hamilton in Ferrari potrebbe rivelarsi un completo fallimento. Questo perché il pluricampione del mondo ha evidenziato, almeno in queste prime gare del mondiale 2024, un calo evidente di prestazioni e soprattutto di motivazioni. Basti pensare che dopo quattro Gran Premi disputati Sir Lewis ha collezionato la miseria di 10 punti, un vero e proprio record al contrario.
Per questo motivo se la Ferrari vuole tornare ai vertici del Circus mondiale e se Hamilton a sua volta è intenzionato a realizzare il sogno dell’ottavo titolo della sua carriera, è indispensabile che il fuoriclasse di Stevenage ritrovi smalto e fame di successi come qualche anno fa.
Se è vero che nonostante i quasi quarant’anni di età il quasi ex pilota della Mercedes può ancora vantare una condizione fisica superlativa, è arrivato il momento di riaccendersi, di uscire dall’attuale apparente torpore che ne ha già pregiudicato la stagione.