È una stagione da incubo quella del Napoli Campione d’Italia in carica. Il 2-2 casalingo contro il Frosinone certifica il disastro stagionale. E impone un’ulteriore riflessione sulla preparazione di questa stagione e il relativo organico. Quella col Frosinone è la 13^ gara di fila in cui i partenopei subiscono almeno un gol. L’ultimo clean sheet risale al 28 gennaio nello 0-0 contro la Lazio. Numeri impietosi che non possono che portare a riflessioni molto profonde sulla costruzione della rosa 23/24.
Porta inviolata questa sconosciuta
Nel 2024, è stata soltanto una la gara senza gol subiti. I numeri sono impietosi. Le gare totali con la rete inviolata sono solo otto in tutta la stagione. La squadra partenopea in campionato ha subito 40 reti. E addirittura nelle ultime tre gare, il Napoli di Calzona ha subito 7 reti: 2 dal Frosinone, 2 anche nella gara vittoriosa di Monza e 3 in casa dall’Atalanta.
Numeri che non lasciano dubbi: Kim non è stato affatto sostituito, i giocatori arrivati non sono all’altezza. La squadra di Calzona difende male e fa errori assurdi come quello di Meret in avvio di azione. Insomma, nulla di nuovo, rispetto all’avvio della stagione. Dopo un primo timidissimo miglioramento con Calzona, la squadra si è accartocciata su sé stessa ripresentando gli stessi errori.
Calzona non trovo soluzioni per il Napoli
Eloquenti le parole del tecnico nel dopo partita. Calzona sembra non trovare opzioni per migliorare la fase difensiva del Napoli e le sue spiegazioni seppure nel merito non presentano soluzioni: “Se non pensiamo in negativo e restiamo sopra la palla è chiaro che la linea difensiva va in sofferenza, dobbiamo avere più cattiveria nella riconquista del pallone. Abbiamo fatto giocare il Frosinone che gioca un bel calcio, ha situazioni preparate. Dobbiamo assolutamente fare di più in fase di non possesso“.