Calcio

ESCLUSIVA SI Scamacca show, l’ex tecnico Tesser: “Ha l’umiltà giusta e non ha finito di crescere”

Attilio Tesser lo conosce bene Gianluca Scamacca, l’uomo del giorno nel calcio italiano: il tecnico ha incrociato il centravanti ai tempi in cui faceva la sua prima esperienza in B, alla Cremonese.

Intervenuto in esclusiva per SPORTITALIA, Tesser ci ha parlato di lui e dei temi caldi legati al calcio italiano ed alie nostre squadre impegnate in Europa.

L’Atalanta ha sorpreso tutti ancora una volta?

“Sì, giocava in uno stadio storico e difficilissimo, ha fatto una partita meravigliosa facendo una di quelle imprese delle quali tutto il calcio italiano ne deve essere orgoglioso”.

Uno Scamacca così lancia una candidatura pesante per la maglia da numero 9 dell’Italia?

“Assolutamente, posto che lui è già del gruppo della Nazionale pur non essendo stato convocato l’ultima volta. Sicuramente Spalletti lo tiene d’occhio. Sentivo le parole di Gasperini sul fatto che possa ancora crescere e che abbia tante qualità, la penso come lui”.

In che cosa invece lo vede cresciuto maggiormente da quando lo ha avuto lei?

“Di lavoro ne ha fatto tanto, io l’ho conosciuto che era giovane, nella sua prima esperienza in Italia in una squadra diversa dal Sassuolo (pur avendo giocato all’estero), alla Cremonese in B. Aveva fisico, facilità di calcio, potenza, grande gamba, era già forte e si notava subito, ma per arrivare ai livelli di oggi è cresciuto tanto. Ha qualità importanti a livello tecnico, di protezione della palla, negli scarichi. Si capiva che potesse arrivare, è cresciuto ed a sentire Gasperini c’è ancora margine. Lui è un maestro, dunque se lo dice lui mi fido. E Scamacca mi sembra umile nella maniera giusta”.

La Roma ha messo un bel mattoncino sulla qualificazione, ma la sfida è ancora aperta.

“Sì, ed ha fatto anche un’ottima prestazione, per poi sfruttare un calcio piazzato. Ha avuto qualche rischio, ma ha saputo affrontarlo e gestire bene il risultato. Che è importante, ma la sfida è ancora aperta. Chi parte dall’1 a 0 è favorito indipendentemente dal fatto che poi giochi in casa o fuori”.

C’è da sperare che un’italiana alzi la coppa?

“Diciamo di sì, anche se ci sono squadre importanti in corsa come il Bayer Leverkusen. Una fra Milan e Roma sarà in semifinale e poi speriamo passi l’Atalanta, che ha un margine importante ma non rassicurante, come ha detto Scamacca. Abbiamo una chance importante”.

La Fiorentina ha colto un pari. Che ne pensa del lavoro fatto da Italiano, da molti visto come a fine ciclo?

“E’ un dato oggettivo dire che abbia fatto un buon lavoro, mantenendo la Fiorentina stabile nella zona alta della classifica. Ha proposto qualcosa di nuovo anche lui, un tipo di calcio molto offensivo ed aggressivo. Ha fatto risultati importanti nelle coppe arrivando alla finale di Conference e Coppa Italia. Il bilancio non può che essere ampiamente positivo”.

Si aspetta che possano cambiare le panchine di Milan e Juventus?

“Se ne parla da tempo. Pioli ha fatto una grande cosa vincendo il campionato. Non so se ci siano i motivi per un cambio, mi sembra che il secondo posto sia blindato, con la possibilità comunque di andare avanti in Europa dato che il risultato è ancora aperto. Ha fatto bene dimostrando di essere da Milan, conosce questo gruppo da anni ed ha avuto ottimi risultati”.

E Allegri?

“Ha vinto di tutto, sta facendo crescere i giovani, c’è stato un momento nel quale si credeva potesse dar fastidio all’Inter, poi appena è caduto sono arrivate le critiche. Come normale che sia nel nostro ambiente. Quello che posso dire è che noto che ha fatto crescere tanti talenti che creano prospettiva al club e sono un valore aggiunto”.

Inzaghi aveva la squadra secondo molti più forte, ma con lui si sono esaltati i singoli ed il gioco?

“Il suo lavoro è stato enorme. La finale di Champions, i titoli, quello che sta facendo quest’anno. Rimango colpito dall’ambiente che si è creato. Ero a Udine a vedere Udinese-Inter, sono rimasto impressionato dal fatto che l’ambiente, fatto da società, squadra e tifosi è un blocco unico. Bravi tutti”.

Lei il prossimo anno cosa farà?

“Spero di trovare qualcuno che mi dia fiducia, la mia passione per il calcio, la mia voglia e le mie motivazioni sono sempre alte. Aspetto”.

Daniele Najjar

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