14 gol stagionali nonostante uno stop che lo ha tenuto ai box per quasi due mesi, con 6 reti nelle ultime 8 uscite: per Latte Lath questo è decisamente un momento positivo in un’annata in cui è diventato “adulto”, dopo le belle cose fatte vedere in Svizzera al San Gallo. La cessione estiva al Middlesbrough da parte dell’Atalanta ha dato i suoi frutti, in Championship il classe ’99 sembra aver trovato fiducia.
Non tutti lo sanno poi, ma come il suo agente Matthias Veneroso conferma in esclusiva a SPORTITALIA, l’attaccante di origine ivoriana, è in possesso del passaporto italiano. La Nazionale laureatasi campione d’Africa ha avviato i contatti monitorando da vicino la sua crescita, ma allo stato attuale delle cose Lath non ha ancora esordito con gli Elefanti. E chissà che Spalletti non possa fare un pensierino anche per lui qualora dovesse continuare con questa crescita, un po’ come lo starà facendo per il compagno di categoria Gnonto (in forza al Leeds e nell’Under 21): “Confermo che Latte ha il passaporto italiano, era anche stato chiamato nelle selezioni Under, ma non era potuto andare al tempo perché allora gli mancava la cittadinanza. Se dovesse arrivare una chiamata dalla Nazionale maggiore? Che sia per uno stage, una amichevole o una partita ufficiale sono sicuro che lui ne sarebbe contento e la valuterebbe con attenzione, come normale che sia. Sta facendo bene e non mi stupirebbe che qualcuno lo avesse notato”.
“Ci tengo a precisare” – continua il procuratore – “che gli Azzurri hanno un Europeo da giocare e sicuramente le idee chiare su chi giochi davanti allo stato attuale delle cose, ma è un discorso generale”.
La sua stagione è stata molto positiva fino a qui: come la valuta?
“Ha avuto un impatto importante: 14 gol. Come prima volta in un campionato così difficile, arrivando dalla Svizzera, è sicuramente positiva. E’ in crescita, sta finendo la stagione e mi auguro possa fare ancora meglio”.
Non è stato tutto rose e fiori per lui all’inizio…
“No, ha lavorato molto ed è vero che all’inizio non è stato facile per lui. Middlesbrough come località non è Disneyland, è una città cruda, cui si è dovuto adattare. Ma si è ambientato molto bene con ambiente, compagni ed allenatore ed è felice”.
All’Italia intesa come campionato è stato sempre legato. Se qualcuno dovesse bussare prenderebbe in considerazione un ritorno in A?
“Sicuramente l’obiettivo è quello di migliorare sempre. Oggi non abbiamo la smania di voler cercare qualcos’altro a tutti i costi. Siamo comunque attenti al mercato ed alle opportunità di primo livello, qualora arrivassero chiamate da prime divisioni in Germania o anche Italia, se si trattasse di Serie A. Chiaramente la priorità la diamo al Middlesbrough, poi può succedere qualsiasi cosa”.
Quali sono i suoi margini di miglioramento?
“Sono molto convinto che sia un attaccante adatto a giocare nei primi 5 campionati d’Europa. Può arrivare a quel livello, ci sta arrivando piano piano dopo aver fatto un gran lavoro su sé stesso partendo dalla Serie C. Abbiamo messo a fuoco il percorso giusto per lui e lo sta seguendo, lo vedo a quell’altezza nei prossimi anni. Oggi è in Inghilterra, il Paese ambito da tutti nel calcio: se fosse la Premier League ne saremmo felici, se fosse con il Middlesbrough vincendo il campionato la prossima stagione andrebbe benissimo. Nella sua testa ha l’ambizione di giocare in una prima divisione”.
Che ne pensa della stagione di Savona con la Juve NextGen?
“E’ molto positiva, è cresciuto tanto ed ha una fisicità incredibile. Oggi fa il braccetto, con una grande qualità palla al piede, pur essendo molto alto. Sta ultimando un percorso in Under 23: il primo anno è stato di adattamento, nel secondo è quasi sempre titolare. Sono nel gruppo playoff e spero possano rimanerci per giocarsi le loro chance. Spero faccia uno step successivo, sono convinto possa arrivare ad un livello superiore, poi ne parleremo con la Juve con cui ha altri due anni di contratto”.
Elia sempre presente con lo Spezia: che stagione sta facendo?
“E’ un giocatore affidabile, sta facendo il suo campionato dove lo Spezia sta affrontando delle difficoltà come squadra. Ha bisogno di punti per la salvezza, sicuramente a livello personale ritengo abbia fatto una stagione positiva dopo l’esperienza a Palermo partita forte ed interrottasi bruscamente per un infortunio. La cosa che mi fa gioire di più è vedere come ha reagito ad uno stop come quello che ha avuto per il crociato, non è da tutti”.
Sidibe come sta crescendo fuori dall’Italia?
“E’ un ragazzo che esce dal settore giovanile dell’Atalanta, nelle giovanili fece caterve di gol, 26 in due stagioni, pur essendo un centrocampista. Ha trovato difficoltà in Serie B, all’Ascoli e Cosenza, facendo due partite in un anno. E’ rientrato all’Atalanta dove ha fatto fatica anche con l’Under 23. Ma come è uscito dall’Italia, andando in Polonia all’Arca Gdynia, si è ritrovato e lotta per vincere il campionato, ora è primo in classifica. Non sarà del livello della Serie B, ma va tenuto d’occhio per la crescita che sta avendo nel giusto contesto. Sta facendo bene ed ha avuto un bell’impatto, penso possa fare un percorso simile a quello di Latte Lath”.
Ne parlerete a fine anno con l’Atalanta?
“Sì, l’Arka ha un’opzione per il diritto di riscatto ed anche un’obbligo di riscatto condizionato a degli eventi. Mi auguro possano vincere il campionato e se così fosse ci piacerebbe rimanere per dare continuità ad un progetto. Chiaramente il giocatore è di proprietà dell’Atalanta che ha la priorità e faremo dei ragionamenti con loro”.
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