Jannik Sinner ha vuotato il sacco all’improvviso: ecco cosa ha rivelato nelle scorse ore il campione altoatesino
Ogni volta che in rete sbarca un video che ritrae Sinner in compagnia di un giovane fan, i tifosi vanno in brodo di giuggiole. E i suoi sostenitori si sono sciolti anche quando, qualche settimana fa, le telecamere in azione a Miami lo hanno ripreso mentre passava delle bottigliette d’acqua agli spettatori seduti in tribuna, affinché le facessero arrivare alla persona che si era sentita poco bene per via del caldo eccessivo e del tasso di umidità alle stelle.
Per non parlare di quando, durante un improvviso acquazzone, lo si è visto reggere l’ombrello alla raccattapalle incaricata di ripararlo dalla pioggia. Lì Jannik Sinner ha dato il meglio di sé, dimostrando di essere un galantuomo e di non avere le pretese che hanno certi campioni. Non ci è voluto molto, insomma, perché il pubblico lo dipingesse come il ragazzo perfetto. Come un essere, unico nel suo genere, capace di gesti bellissimi e di grande umanità.
Cosa che certamente è vera ma che, a sentire lui, andrebbe un tantino ridimensionata. Non gli va proprio che se ne parli come di un santo, perché non vede niente di strano, così ha detto, nei suoi comportamenti. Per lui è perfettamente normale essere gentile con i tifosi, soprattutto con i bambini, così come lo è aiutare le persone che si sentono poco bene e che potrebbero aver bisogno di aiuto.
Sinner e quella confessione inaspettata
Perfetto in tutto e per tutto? Macché. Ci ha tenuto a ribadire che non è così, anzi, nell’intervista a tutto tondo che ha rilasciato nelle scorse ore al ‘Corriere della Sera’. Per smentire la narrazione che si è fatta di lui nelle ultime settimane, ha voluto raccontare l’altra faccia della medaglia. Confessando, cioè, qualcosa di lui che non avremmo potuto scoprire mai, se non per sua stessa ammissione.
“Difetti? Ho gli stessi difetti dei ragazzi della mia età – ha evidenziato il nativo di San Candido – non lavo i piatti quando finisco di mangiare e me ne occupo due giorni dopo. Nella vita mi arrabbio anche io ma vanno capiti i momenti, c’è tempo per scherzare o per essere seri”. “Il mio difetto nel tennis è che a volte ho troppa fretta e voglio imparare tutto subito ma questa cosa rischia di fregarmi”.
Non sappiamo se queste rivelazioni “scottanti” – si fa per dire – possano effettivamente contribuire a modificare la visione che il popolo del tennis ha del numero 2 del mondo, ma tant’è. In fin dei conti è confortante sapere che, anche se non sembra, pure il campione del momento ha le sue debolezze.